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BERNAI nostri dati medici fanno gola

18.02.19 - 11:03
I leader dell'economia vogliono l'accesso ai dati sanitari. Hanno fatto pressioni sul Consiglio federale per ottenerli dalle cartelle elettroniche dei pazienti
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I nostri dati medici fanno gola
I leader dell'economia vogliono l'accesso ai dati sanitari. Hanno fatto pressioni sul Consiglio federale per ottenerli dalle cartelle elettroniche dei pazienti

BERNA - Il 25 ottobre si è svolto a Berna un incontro segreto che ha riunito due ex consiglieri federali, Johann Schneider-Ammann e Doris Leuthard, il cancelliere della Confederazione, e alte sfere di Roche, Givaudan, FFS, Swisscom, UBS, Google e molti altri. Sul tavolo un tema molto delicato: la digitalizzazione dei dati medici.

Un argomento caldo - come sottolinea il "Tages-Anzeiger" - soprattutto a causa della protezione dei dati del paziente. Dati che sono spesso scarsamente tutelati. Secondo il quotidiano svizzero-tedesco i progressi in quest'area rendono quasi impossibile la loro protezione al 100%, soprattutto a lungo termine. Inoltre, a differenza dei dati bancari, i dati sulla salute possono essere utili per diverse generazioni.

Dati allettanti - Sono proprio queste informazioni mediche ad interessare gli ambienti economici. Questi ultimi, infatti, fanno pressione su Berna per accedervi tramite i registri elettronici dei pazienti.

Nel 2015 il Parlamento ha approvato una legislazione che offre ai medici la libertà di sfruttare o meno queste cartelle elettroniche. Libertà che, di fatto, ne ostacola la diffusione. I partecipanti all'incontro hanno criticato la lenta digitalizzazione del sistema e vogliono incoraggiare i professionisti a iniziare ad accedere al servizio, idealmente attraverso incentivi, nella peggiore delle ipotesi con misure coercitive.

Dal canto suo, l'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP), durante l'incontro, ha sostenuto che sarebbe meglio informare i medici sui vantaggi di questo tipo di cartelle elettroniche. Più severo il giudizio del cancelliere Walter Thurnherr, che ha chiesto pressioni sui medici. Ancor più rigida la posizione di Thomas Heiniger (PLR), presidente della Conferenza dei direttori cantonali della sanità (CDS) che ha suggerito il ritiro della licenza per i professionisti che rifiutano. Roche ha lanciato l'idea di incentivi finanziari mirati per convincere i medici.

Incoraggiare i pazienti a consegnare i loro dati - Jürgen Schmidhuber, un pioniere dell'intelligenza artificiale, suggerisce invece di incoraggiare i pazienti a guadagnare denaro con i loro dati. Una posizione appoggiata anche da Alain Berset che, secondo il Tagi, aveva proposto riduzioni dei premi.

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COMMENTI
 

Tato50 5 anni fa su tio
Sono favorevole ad una registrazione dei miei dati se questi sono usati solamente in ambito sanitario. Dovendo, purtroppo, far capo spesso a specialisti che magari non conoscono il mio caso ogni volta devo raccontare la mia vita e portare liste di medicamenti che prendo o che sono allergico. Se tutto fosse registrato un eventuale controllo da parte di un medico nuovo gli faciliterebbe il compito. L'unica cosa che mi "puzza" è che ci sia una violazione da parte di altri e che vi possano accedere per motivi loro visto cosa la tecnologia del giorno d'oggi riesce a fare !!

Thor61 5 anni fa su tio
Risposta a Tato50
In questo caso saranno solo una fonte di problemi per chi metterà a disposizione i suoi dati ed un sacco di guadagni per chi li venderà al miglior offerente. Ciao Tato50

Tato50 5 anni fa su tio
Risposta a Thor61
Ciao Thor, sai che problemi se la CIA viene a sapere che alla sera prendo il Movicol perché la morfina "stringe" ? Poi se leggono tutte le mie diagnosi magari mi prendono come cavia perché uno così concio e ancora vivo è una rarità ;-)) Quando ho fatto l'ultimo intervento al Chuv di Losanna al polmone e bronco sinistro, si è presentata una Dottoressa, che lavora in un centro dove studiano vari tipi di patologie, per chiedermi se ero d'accordo di dargli qualche pezzo che mi toglievano per "studiarlo". Questo centro lavora in collaborazione con altri in tutto il mondo quindi ho viaggiato gratis; se studiando possono salvare anche una sola vita o prevenire questo tipo di tumore ne son ben contento. Quando mi ha chiesto gli ho risposto : Toglietemi tutto ma non il Breil ;-)))

Thor61 5 anni fa su tio
Risposta a Tato50
Ciao Tato50 ;o))) La tua forza di spirito è encomiabile, mia cognata ha avuto la pessima esperienza di fare da cavia, con esito ben diverso dal tuo purtroppo. Purtroppo tra le grandi aziende farmaceutiche si usa la sofferenza altrui per fare denaro e noi siamo i polli da spennare inoltre non sono gli unici in cerca dei nostri dati, datori di lavoro, altre casse malati, banche e assicurazioni, tanto per dirne alcuni e, a loro poco importa della nostra salute portando magari problemi di vario tipo a chi avesse messo a disposizione quei dati senza sapere esattamente a cosa andava incontro. Saluti ;o))))

Tato50 5 anni fa su tio
Risposta a Thor61
L'esperienza di tua cognata è diversa dalla mia. Io ho dato il consenso di prendere dei "pezzi" che certamente non mi servivano più. D'altra parte le ditte farmaceutiche se non hanno la "materia prima" non possono trovare nemmeno quello che sia in grado di affievolire o magari risolvere il problema. Io non sono in grado di dirti se quell'Istituto collabori anche con le citate ditte, ma quando ti dicono "ancora 2 mesi poi era troppo tardi " è un problema che non ti poni -:))

Thor61 5 anni fa su tio
Risposta a Tato50
Tato50 Il mio pensiero era solo per chi usa i dati per fare ben altro, non certo verso chi davvero fa ricerca per curare il prossimo, purtroppo la diffidenza nasce spontanea quando vedi tutte le porcate che pochi portano avanti pur di fare affari, i molti onesti che hanno a cuore i propri pazienti poi ci vanno di mezzo. Ciao ;o)))

pinkyglasses 5 anni fa su tio
Sempre peggio... e sempre a colpire ulteriormente la nostra privacy e il diritto a tutelarla.

francox 5 anni fa su tio
ByeBye Suisse

Nmemo 5 anni fa su tio
Sulla banda magnetica della tessera d’assicurato (o della carta d’identità) dovrebbe essere inserito il “consenso/non consenso” informato all’espianto di organi. Quello sì che è importante si sappia!

bustellina 5 anni fa su tio
Farvi pagare i premi in cambio dei vostri dati? Ma vi rendete conto che così rovinate la vitra non solo a voi stessi, ma anche a tutti i vostri famigliari! Mettimao il caso: una donna 40enne ha un tumore al seno per il quale esiste una familiarità (predisposizione genetica). Nel momento in cui le CM lo scoprono, non solo rifiuteranno di assicurare in complementare lei e tutti i suoi discendenti, ma anche i datori lo sapranno e ci penseranno due volte a dar loro un lavoro! Siamo impazziti? Privacy contro soldi?

Tato50 5 anni fa su tio
Risposta a bustellina
Le CM, senza chiedere nulla, sanno già di che tipo di malattia sei affetto se hanno pagato per le cure; quindi i tuoi dati sono a loro disposizione che siano o meno archiviati. Io ho chiesto una volta il passaggio in camera privata e, visto che ho avuto quattro cancri, mi hanno fatto la "riserva" su questo tipo di malattia. Quindi al quinto cancro vado in un corridoio e per una appendicite in camera da solo con vista lago. Ecco dove sta già la fregatura ;-((

TI.CH 5 anni fa su tio
Le industrie vogliono sapere i nostri dati? Bene cominciamo a scavare profondamente e pubblicare i dati di chi fa incontri segreti e di tutti i top manager; così li sputtaniamo in rete e di sicuro ne usciranno delle belle. Chi è senza peccato lanci la prima pietra.

casi89 5 anni fa su tio
le industrie chimiche vogliono i nostri dati salute?allora dovranno prendersi a carico i premi cassa malati(malata).

sedelin 5 anni fa su tio
da non credere! sempre più intrusioni nella sfera personale da parte dell'economia. rivendichiamo il diritto alla privacy!

bustellina 5 anni fa su tio
E ancora una volta Alain Berset caldeggia la diffusione di dati personalissimi senza sapere quello che fa. Una volta liberalizzato l'accesso ai dati medici, credete davvero che qualcuno ingaggerà, ad esempio, una persona che a 40 anni ha già fatto un tumore, un infarto, un incidente grave?

mats70 5 anni fa su tio
Risposta a bustellina
Esatto, hai centrato lo scopo della trovata.

gp46 5 anni fa su tio
Interessante: se diamo in pasto a tutti i nostri dati personali, si potrebbero abbassare i premi delle CM, che equivale ad ammettere candidamente che sono gonfiati senza validi motivi...

Thor61 5 anni fa su tio
Risposta a gp46
Vuol dire anche che chi avrà i dati in suo possesso, guadagnerà un sacco di soldi con i dati dei pazienti.

gp46 5 anni fa su tio
Risposta a Thor61
Questo purtroppo é sottinteso, non scodinzolano per nulla... :/

Thor61 5 anni fa su tio
Risposta a gp46
Il brutto della cosa è che i politici non hanno alcun problema (Vedi CF Berset) a volerli consegnare alle multinazionali, tanto per "Migliorare" la privacy delle persone, come se non fosse già messa male ;o(((( Saluti ;o)))

gp46 5 anni fa su tio
Risposta a Thor61
Il CF non si fa mai troppi problemi sul privatizzare. A Zurigo hanno recentemente votato ( e per fortuna bocciato) sulla privatizzazione dell'acqua, ma questo é un altro discorso, importante pero'...

Thor61 5 anni fa su tio
Risposta a gp46
Certo che TUTTE le privatizzazioni fatte dallo stato sono TUTTE farlocche, in questo modo le spese le paghiamo NOI e l'incasso è SOLO LORO! Saluti ;o))))
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