Cerca e trova immobili

BERNAMedico ignora la posta, le tolgono il diritto a esercitare

16.02.19 - 11:03
La dottoressa era già stata “punita” nel 2010 per lo stesso motivo e aveva promesso di cambiare atteggiamento nei confronti dell’Amministrazione
Depositphotos
Medico ignora la posta, le tolgono il diritto a esercitare
La dottoressa era già stata “punita” nel 2010 per lo stesso motivo e aveva promesso di cambiare atteggiamento nei confronti dell’Amministrazione

BERNA - Le hanno ritirato l’abilitazione per l’esercizio della professione medica non perché non fosse in grado di esercitare, ma per avere ignorato completamente e ripetutamente la corrispondenza proveniente dall’Amministrazione.

È accaduto nel canton Berna a una dottoressa, il cui ritiro all’esercizio è stato confermato da una sentenza del Tribunale amministrativo dopo la decisione della Direzione della sanità pubblica e della previdenza sociale, così come dell’Ufficio del medico cantonale.

Alla dottoressa era già stato sospeso il diritto a esercitare nel 2010, sempre per la mancanza di responsabilità nel trattamento delle pratiche amministrative. L’Ufficio del medico cantonale le aveva però concesso un’ulteriore possibilità dietro promessa di migliorare la situazione.

Ma il medico ha continuato a ignorare le numerose lettere ricevute dall’autorità, comprese le richieste in merito alla documentazione sull’assicurazione di responsabilità civile professionale. In sospeso avrebbe anche lasciato il pagamento di una sanzione disciplinare che le era stata inflitta.

Per il Tribunale amministrativo del canton Berna c'è un interesse pubblico nella richiesta al personale medico di effettuare un monitoraggio e controllo efficaci anche della corrispondenza. La dottoressa, infatti, avrebbe anche ignorato per anni richieste e reclami da parte dei pazienti.

In sua difesa, il medico ha spiegato di non essere a conoscenza dell’ulteriore decisione del Medico cantonale di revocarle l’abilitazione, addossando la colpa al marito che non l’avrebbe informata del ricevimento della lettera. Ma per il giudice è sua responsabilità gestire la corrispondenza professionale, tanto più la posta raccomandata.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE