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SVIZZERAVegani, intolleranti, musulmani: i soldati sono sempre più esigenti

05.02.19 - 22:19
L'esercito deve far fronte alle abitudini alimentari di ogni milite, che sono sempre più diversificate. E questo con a disposizione al massimo 8.75 franchi al giorno per persona
Keystone
Vegani, intolleranti, musulmani: i soldati sono sempre più esigenti
L'esercito deve far fronte alle abitudini alimentari di ogni milite, che sono sempre più diversificate. E questo con a disposizione al massimo 8.75 franchi al giorno per persona

BERNA - I pasti che i soldati mangiano durante il loro servizio militare sono raramente gastronomici. Comprensibilmente, visto che l'esercito può spendere al massimo 8.75 franchi al giorno per persona. Ma le cose sono diventate difficili negli ultimi anni. In effetti, le truppe diventano sempre più esigenti. 

Per Jean-Michel Martin, capo del servizio di ristorazione militare, le crescenti esigenze sono ben più problematiche del prezzo. «In passato, per merenda, c'erano solo biscotti militari a disposizione della truppa fuori dai pasti. Oggi ci sono i biscotti Kambly, i Leckerli basilesi e persino la composta di mele», elenca. Ma non basta: «Sempre più soldati vogliono delle salsicce supplementari».

Musulmani, vegetariani, ecc. - Inoltre, le loro abitudini alimentari cambiano sempre più, costringendo i cuochi ad adattarsi. L'esercito deve tener conto della sensibilità religiosa o etica e della salute dei soldati. Ci sono musulmani, vegetariani, vegani, intolleranti al glutine. O ancora quelli che seguono dei regimi proteici.

«Se, venti anni fa, qualcuno non voleva mangiare la trippa, il fegato o lo stufato, era un suo problema», afferma Jean-Michel Martin. Oggi, il personale è formato per offrire soluzioni senza carne ad ogni pasto. E quelli che non tollerano il glutine possono acquistare loro stessi i prodotti, poi rimborsati dall'esercito.

"20 Minuten" ha interrogato una dietologa in merito ai menu del servizio militare, la quale ritiene che l'esercito offra troppa carne. «Due o tre pasti alla settimana che comprendono la carne sarebbero sufficienti per una dieta sana», dice Nicoletta Weber. I soldi risparmiati potrebbero essere usati in modo più intelligente, con più insalata o verdure, secondo lei. Sostiene inoltre che l'esercito non debba offrire un dessert ogni giorno.

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