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ARGOVIAMega-truffa ASE Investment, pene ridotte in appello

01.02.19 - 16:40
L'ex direttore si è visto ridurre la pena da 9 a 7 anni; l'ex presidente del cda da 5 anni a 28 mesi. La società ha fatto perdere 170 milioni di franchi a 2500 investitori
Keystone
Mega-truffa ASE Investment, pene ridotte in appello
L'ex direttore si è visto ridurre la pena da 9 a 7 anni; l'ex presidente del cda da 5 anni a 28 mesi. La società ha fatto perdere 170 milioni di franchi a 2500 investitori

AARAU - Pene ridotte in appello per i due responsabili della mega truffa legata alla ASE Investment, società che ha fatto perdere 170 milioni di franchi a 2500 investitori. L'ex direttore si è visto ridurre la pena da 9 a 7 anni; l'ex presidente del cda da 5 anni a 28 mesi.

Il dibattimento davanti al Tribunale cantonale argoviese è durato tre giorni. Per l'ex direttore della società, la corte d'appello ha confermato le imputazioni di truffa per mestiere, amministrazione infedele e ripetuta falsità in documenti.

Il tribunale ha invece escluso una condanna per riciclaggio di denaro sporco, come chiedevano gli accusatori privati che hanno fatto appello. L'imputato principale - che oggi ha 52 anni e che dal 2012 si trova in carcere - ha quindi beneficiato di uno sconto di pena di due anni. Il 52enne è considerato il principale artefice della truffa, di cui si è addossato l'intera responsabilità.

Diversa la posizione dell'ex presidente del consiglio d'amministrazione (cda) della società, che in questo processo ha beneficiato di una sensibile riduzione della pena a due anni e 4 mesi di detenzione, in parte sospesi con la condizionale.

La corte non ha però accolto la richiesta di proscioglimento da tutte le accuse fatta dal suo legale, confermando la condanna per amministrazione infedele e riciclaggio di denaro e stralciando l'imputazione di cattiva gestione.

Nella sua arringa, il difensore dell'uomo, che oggi ha 46 anni, lo aveva definito completamente «ignaro» della «catena di Sant'Antonio» messa in piedi dal responsabile della truffa e dei conti fittizi accesi presso la Banca cantonale basilese (BKB).

A quanto emerso già nel primo processo, i soldi sborsati dagli investitori finivano in effetti su conti della BKB, ma rimanevano a completa disposizione della ASE Investment. La società faceva in modo che i clienti non ricevessero gli estratti conto, riuscendo così a nascondere le perdite e mostrando rendimenti fittizi. L'ex direttore si era inoltre fatto versare i sei anni 10 milioni di franchi di indennità.

La ASE Investment - la sigla stava per "Anlage, Sicherheit, Ertrag", vale a dire investimento, sicurezza e rendimento - era una società di amministrazione patrimoniale fondata nel 2006, con sede giuridica a Engelberg (OW) e uffici a Frick (AG). L'impresa offriva ai clienti la possibilità di fare affari sul mercato delle divise e prometteva rendimenti fino al 18%.

Il bubbone è scoppiato nell'aprile 2012, dopo le denunce penali inoltrate dalla BKB e da diversi privati. L'inchiesta si è rivelata lunga e complessa, con addentellati all'estero e circa 2500 vittime conosciute, di cui 639 si sono costituite accusatori privati.

La Banca cantonale basilese ha già concluso un accordo extragiudiziale da 50 milioni di franchi con i suoi clienti, ma non è ancora al riparo da procedimenti giudiziari. Tre anni fa, 300 parti lese avevano sporto denuncia contro funzionari della BKB per riciclaggio di denaro sporco. Questo procedimento è stato separato dal processo agli ex responsabili della ASE Investment e non è ancora concluso.

Del coinvolgimento della BKB nella mega-truffa si è peraltro tornati a parlare lo scorso mese di novembre, quando l'ex direttore generale Guy Lachappelle è stato nominato presidente del cda di Raiffeisen.

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