D'ora in poi Serafe sarà l'interlocutore per tutte le questioni, anche per gli indirizzi errati o non più attuali
BIENNE - Serafe, il nuovo organo di riscossione del canone radiotelevisivo, nel mese di gennaio ha inviato 3,6 milioni di fatture, di cui un certo numero con l'indirizzo errato. I dati dei registri degli abitanti utilizzati dall'impresa di riscossione erano infatti aggiornati a novembre 2018, quindi non più completamente attuali.
Gli uffici controllo abitanti comunali sono i soli a poter aggiornare le informazioni concernenti le economie domestiche, ma si sono detti scontenti di essere bombardati di chiamate. Il 22 gennaio l'UFCOM, Serafe, l'Associazione svizzera dei servizi agli abitanti (ASSA) e rappresentanti dei Comuni e Cantoni hanno quindi tirato un primo bilancio ed elaborato delle misure per sgravare gli uffici del controllo abitanti.
È stato deciso che d'ora in poi Serafe sarà l'interlocutore per tutte le questioni riguardanti la fattura per il canone radiotelevisivo. Ciò sarà indicato sulle fatture che Serafe spedirà a partire da febbraio 2019. Chiunque rilevi errori nell'indirizzo della fattura deve immediatamente segnalarlo a Serafe, che trasmetterà poi le informazioni ai rispettivi uffici di controllo degli abitanti.
Ulteriori misure - Al fine di migliorare ulteriormente la qualità degli indirizzi di fatturazione, è stato concordato che nel febbraio 2019 i Cantoni cercheranno di fornire a Serafe tutti i dati attuali di cui dispongono gli uffici del controllo abitanti. Inoltre l'UFCOM preparerà una scheda informativa sul nuovo sistema dei canoni destinata al personale degli uffici del controllo abitanti.
Per le fatture errate che sono state segnalate a Serafe dal destinatario della fattura o dai Comuni, non verranno inviati solleciti ma queste saranno sostituite da fatture corrette.
Prossime fatture - Da febbraio, Serafe entrerà nella normale fase operativa. L'azienda invierà 300'000 fatture annuali al mese, ossia dodici volte in meno rispetto al mese di gennaio.