Anche l'architetto ticinese tra i duecento firmatari di una lettera aperta a favore dell'Iniziativa contro la dispersione degli insediamenti
BERNA - Sono duecento gli architetti che in una lettera aperta si dicono favorevoli all'Iniziativa contro la dispersione degli insediamenti. Tra questi si conta anche il ticinese Mario Botta. I firmatari mettono soprattutto in guardia dallo spreco del territorio. «Chi si oppone, è d'accordo con questo consumo dei terreni, semplice» scrivono.
L'architetto ticinese afferma che «è necessario costruire verso l'interno». Altrimenti si perde il contrasto tra gli insediamenti e la natura unica che offre il paese. E l'iniziativa non limiterebbe il lavoro degli architetti: «Con le nuove tecnologie, anche negli insediamenti si possono realizzare costruzioni attraenti, dove possibile si può andare verso l'alto» spiega.
Non ci sta la Società svizzera degli ingegneri e degli architetti (Sia), secondo cui già oggi sarebbero disponibili gli strumenti per limitare la cementificazione del territorio. L'iniziativa porterebbe inoltre a un aumento dei prezzi per i terreni.