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SVIZZERACOP24: Svizzera soddisfatta ma non euforica

16.12.18 - 09:17
Secondo il WWF il nostro paese deve far fronte a una serie di lacune che riguardano i certificati climatici
Keystone
COP24: Svizzera soddisfatta ma non euforica
Secondo il WWF il nostro paese deve far fronte a una serie di lacune che riguardano i certificati climatici

BERNA - Il capo della delegazione svizzera, Franz Perrez, si è detto globalmente soddisfatto dell'accordo trovato ieri dai delegati di 196 Paesi alla Conferenza dell'ONU sul clima a Katowice (Polonia), ovvero venti decisioni e direttive che precisano l'attuazione dell'Accordo di Parigi.

Per la delegazione elvetica, l'insieme di queste misure è sufficiente per garantire la trasparenza necessaria allo sviluppo di un'azione efficace in ambito climatico, si è rallegrato in una nota l'Ufficio federale dell'ambiente (UFAM).

Interrogato dall'agenzia Keystone-ATS, Perrez si è detto contento, ma non euforico. Il capo della delegazione svizzera è felice in particolare che regole giuridicamente vincolanti siano state adottate da tutti gli Stati per chiarire le riduzioni di emissioni alle quali i Paesi sviluppati e quelli in via di sviluppo hanno dovuto aderire. «È un grande successo», a suo avviso.

«Regole estremamente pratiche sono inoltre state trovate per l'esame tecnico», ha aggiunto. Esse prevedono che i Paesi sottopongano ogni due anni un rapporto esplicativo sulle loro azioni, sotto la direzione di esperti, senza tuttavia poter giungere a sanzioni.

Una certa flessibilità è accordata ai Paesi meno avanzati e agli Stati insulari in funzione delle loro capacità. Gli altri Paesi devono fornire un argomentario e un quadro temporale. Ogni cinque anni, a partire dal 2023, i Paesi faranno il "bilancio mondiale" dei loro sforzi collettivi.

La presa di posizione del WWF

L’accordo di Parigi sul clima è la Costituzione della protezione del clima globale. Le disposizioni si sono ora concretizzate nella stesura del regolamento approvato a Katowice. Un risultato, con il quale riusciamo a convivere noi del WWF. Rimane aperto un punto: le regole per quanto riguarda il controverso commercio dei certificati climatici.

La Svizzera è uno dei pochi Paesi a fare grande affidamento su questi certificati invece di ridurre il proprio consumo di petrolio e gas. «Il pericolo è più grande che mai: non abbiamo regole o regole del tutto inutili per il commercio dei certificati», afferma Manuel Graf, responsabile politico del WWF Svizzera. "I politici svizzeri devono ora trarre le conseguenze e rinunciare a queste false riduzioni con i certificati della nuova legge sul CO2. Dovrebbe concentrarsi maggiormente sulla protezione del clima interno e quindi investire nell'industria locale, nell'occupazione e nell'innovazione svizzera". E aggiunge: “Complessivamente, con il regolamento adottato, la conferenza ha soddisfatto le aspettative”

Purtroppo, anche dopo Katowice rimane incerto se tutti i Paesi si attiveranno per mirare a obiettivi climatici più stringenti fino alla prossima “resa dei conti”, prevista nel 2020. La Svizzera ha fatto esattamente l’opposto, dopo che nelle ultime due settimane, nel Consiglio Nazionale, l’UDC e PLR hanno portato la tutela del clima a un totale fallimento. Il duro lavoro della delegazione svizzera presente alla COP non cambia questo stato di cose.

Oltre ai negoziati, vi sono state anche notizie positive: la commissione dell’UE ha annunciato l’intenzione di portare le emissioni a zero entro il 2050. Fino a quella data, Maersk, il più grande armatore di navi container al mondo, punta alla neutralità climatica. Non solo: 1000 investitori istituzionali - con un patrimonio di 8 trilioni di dollari - hanno annunciato il loro ritiro dalle industrie fossili. E infine: una serie di Paesi - dalle Isole Fiji alla Germania, dall'Etiopia alla Gran Bretagna - hanno promesso di aumentare i loro obiettivi climatici.

Manuel Graf commenta: «Qualsiasi Paese può fare di più per favorire ulteriori negoziati e per la protezione del clima globale, dando il buon esempio e dimostrando che la rapida eliminazione dei combustibili fossili è utile sotto ogni punto di vista».

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