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VALLESE«Non vedo i miei bambini da cinque mesi»

07.12.18 - 12:26
Una quarantina di persone hanno manifestato ieri a Sion contro il sistema. Due settimane fa un uomo si è tolto la vita dopo aver ricevuto il divieto di vedere i propri figli
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«Non vedo i miei bambini da cinque mesi»
Una quarantina di persone hanno manifestato ieri a Sion contro il sistema. Due settimane fa un uomo si è tolto la vita dopo aver ricevuto il divieto di vedere i propri figli

SION - Ogni giorno in Svizzera ci sono 43 coppie che divorziano. Molte di queste hanno figli, che così si ritrovano ad un bivio, chiamati a separarsi da uno dei due genitori. Proprio questo scenario è all’origine di una manifestazione che ha avuto luogo ieri sera a Sion, alla quale hanno preso parte una quarantina di persone.

«Gli effetti delle istanze giudiziarie e degli attori coinvolti nella protezioni dell’infanzia hanno conseguenze catastrofiche. I genitori si trovano così privati dei propri figli ed incastrati in un meccanismo infernale, spesso a causa di denunce abusive», ha dichiarato una delle organizzatrici della marcia. La testimonianza di Fred*, un 34enne del Giura bernese è particolarmente significativa: «Non ho più avuto alcun contatto con i miei bambini dallo scorso luglio. Sto lottando per il mio diritto di poterli incontrare». Più lungo ancora è stato il percorso affrontato da David*: «Sono stato assolto dalle gravi accuse mosse dalla mia ex moglie. Ma ci sono voluti otto anni perché potessi finalmente rivedere mia figlia».

L’intenzione degli organizzatori della manifestazione di Sion è quella di rendere il 6 dicembre la Giornata della cogenitorialità. E la scelta non è casuale: corrisponde infatti all’anniversario della morte di un cittadino vallesano che ha deciso di togliersi la vita dopo aver ricevuto il divieto di incontrare i propri figli. Un dramma simile, sempre nel Vallese e per gli stessi motivi, sarebbe avvenuto solo due settimane fa.

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