Secondo lo psichiatra e psicoterapeuta Christian Peter Dogs gli uomini d'affari difficilmente raggiungono il top senza danni fisici o psichici
ZURIGO - I top manager non dovrebbero avere bambini e dovrebbero avere relazioni solo con donne di carriera: lo sostiene Christian Peter Dogs, uno psichiatra e psicoterapeuta tedesco che in 30 anni di carriera ha aiutato numerosi dirigenti.
«Chi si trova in una posizione simile non può alla sera leggere la storia della buona notte» ai figli, afferma lo specialista in un'intervista pubblicata oggi dal Tages-Anzeiger. E farebbe bene ad avviare relazioni solo con donne che sono altrettanto ambiziose e occupate di lui. Perché a casa ci sarà ben poco.
Secondo Dogs per arrivare in alto e poi mantenere la posizione serve una spiccata spinta narcisistica. È a suo avviso improbabile che si riesca a raggiungere il top senza danni fisici o psichici.
«Il prezzo che i top manager pagano per la loro carriera è enorme: la gran parte perde la sua identità emozionale, non esistono più come persone private», sostiene il 65enne che nei 30 anni di attività ha visto circa 30'000 pazienti e ha accompagnato da vicino circa 120 manager.
«Molti dirigenti sono degli storpi emozionali e non si rendono nemmeno conto di quali conflitti cronici si portino in giro, sia nella loro professione che nella vita privata», aggiunge. «Questo li rende pericolosi per se stessi, ma anche per l'azienda che guidano», spiega Dogs.
Come noto di recente si è tolto la vita il presidente della direzione di Visana Urs Roth.