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BERNAPolitica agricola, quasi 14 miliardi in arrivo

14.11.18 - 14:41
Secondo il governo la filiera agroalimentare svizzera deve poter sfruttare le opportunità in maniera più autonoma e con un più ampio margine di manovra imprenditoriale
tipress
Politica agricola, quasi 14 miliardi in arrivo
Secondo il governo la filiera agroalimentare svizzera deve poter sfruttare le opportunità in maniera più autonoma e con un più ampio margine di manovra imprenditoriale

BERNA - Con la Politica agricola a partire dal 2022 (PA22+) il Consiglio federale intende migliorare le condizioni quadro per mercato, aziende e ambiente. Oggi ha posto in consultazione il tema fino a inizio marzo 2019. A livello finanziario, per gli anni 2022-2025 vengono messi a disposizione complessivamente 13,915 miliardi di franchi.

Secondo il governo la filiera agroalimentare svizzera deve poter sfruttare le opportunità in maniera più autonoma e con un più ampio margine di manovra imprenditoriale.

«La nuova strategia si basa sulla qualità e sull'orientamento al mercato. Le risorse vanno inoltre utilizzate in maniera efficiente», ha spiegato il consigliere federale Johann Schneider-Ammann ai media a Berna.

Con la PA22+, il Consiglio federale segue il principio «maggiore responsabilità, fiducia, semplificazione». Bisogna rafforzare il potenziale imprenditoriale, la responsabilità individuale e lo spirito innovativo dell'agricoltura.

Il valore aggiunto del settore va aumentato attraverso un più coerente orientamento al mercato della filiera agroalimentare. In particolare le sinergie tra sostenibilità e mercato vanno sfruttate meglio, ha sottolineato il ministro dell'economia.

A livello aziendale, il governo pone invece l'accento sul rafforzamento dell'imprenditorialità, mantenendo un'ampia gamma di strutture contadine. Il progresso tecnologico e la digitalizzazione devono inoltre poter essere sfruttati in modo ottimale.

Fra le altre cose è previsto un adeguamento dei pagamenti diretti con una nuova impostazione dei contributi per la sicurezza dell'approvvigionamento, un maggior riferimento all'articolo 104 capoverso 3 lettera a della Costituzione federale (integrazione del reddito contadino) e un maggior orientamento dei contributi per i sistemi di produzione alla sostenibilità.

In futuro il diritto agricolo consentirà nuove forme di produzione, come quella di insetti o alghe per scopi alimentari o foraggeri.

Ambiente e acqua - Ovviamente non mancano i riferimenti al settore ambientale. I servizi del settore devono essere garantiti a lungo termine e l'inquinamento ambientale nonché il consumo di risorse non rinnovabili vanno ulteriormente ridotti. «Bisogna semplificare e rendere più efficace la promozione della biodiversità», ha detto Schneider-Ammann.

La PA22+ contiene anche un pacchetto di misure che consente di tener adeguatamente conto degli importanti obiettivi dell'iniziativa sull'acqua potabile. In particolare s'intende ridurre la quantità massima di concime di fattoria autorizzata per unità di superficie. I prodotti fitosanitari ad alto rischio ambientale non possono più essere impiegati e va incentivata maggiormente la rinuncia ai prodotti fitosanitari in generale attraverso contributi.

Critiche ad apertura mercati - In una sua prima descrizione della PA22+, effettuata un anno fa, Schneider-Ammann aveva in particolare sottolineato l'importanza di collegare meglio i mercati agricoli nazionali a quelli internazionali.

Questa prospettiva va in particolare perseguita sul medio termine, con un'agricoltura che «deve rimanere concorrenziale per svolgere il suo ruolo nel migliore dei modi», aveva evidenziato il ministro.

Se l'ambito economico si era dichiarato soddisfatto di tale politica, critiche erano giunte proprio dal mondo contadino, secondo il quale Schneider-Ammann ignora che il 79% della popolazione ha votato in favore del decreto federale per la sicurezza alimentare. Con l'apertura ulteriore del mercato il grado di autoapprovvigionamento alimentare della Svizzera diminuirà ancora, era stato sostenuto.

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