Quanto pagato in eccesso tra il 2010 e il 2015 sarà restituito. Il Tribunale federale ha confermato la decisione del TAF
LOSANNA - Le associazioni dei consumatori celebrano la propria vittoria: il Tribunale federale, chiamato in causa da quattro membri dell’Alleanza delle organizzazioni dei consumatori, ha imposto all’Ufficio federale delle comunicazioni (UFCOM) di rimborsare l’IVA pagata in eccesso dai querelanti dal 1° gennaio 2010 al 15 giugno 2015. Grazie a questa sentenza e a diverse iniziative politiche la Confederazione intende rimborsare l’IVA sotto forma di somma forfettaria a tutte le economie domestiche.
La decisione del Tribunale amministrativo federale, datata marzo del 2017, è stata confermata dal Tribunale federale con sentenza dello scorso 2 novembre.
A favore di tutte le economie domestiche - «Per cercare di evitare la restituzione l’UFCOM ha sfruttato tutte le possibilità di ricorso. È così riuscito a ottenere che il rimborso dell’IVA pagata in eccesso sia calcolato unicamente su 5 anni e non su 10 come richiesto dalle organizzazioni dei consumatori. Comunque: di fronte alla sentenza del Tribunale federale e alla pressione politica, l’UFCOM ha ceduto alla principale richiesta dell’Alleanza: 3 milioni e 700 mila economie domestiche dovrebbero ricevere un rimborso forfettario», riferisce una nota odierna dell’ACSI.
L’ammontare del risarcimento non è ancora stabilito con esattezza ma varierà fra i 50 e i 70 franchi e sarà effettuato con una compensazione sul canone radio – tv che verrà incassato da Serafe (la Billag sarà competente per l’incasso del canone solo ancora fino alla fine del 2018). «All’inizio del percorso, l’obiettivo principale era che tutti ricevessero il rimborso, siamo molto soddisfatti di questo risultato!», ha commentato Laura Regazzoni Meli, segretaria generale dell’ACSI.
Base legale - Per effettuare il rimborso è tuttavia necessaria una base legale, che l’UFCOM intende sviluppare nei prossimi mesi in modo che l’iter legislativo possa iniziare il più presto possibile. I consumatori dovranno quindi armarsi di pazienza prima di ricevere il rimborso, che dovrebbe situarsi tra i 50 e i 70 franchi.