La giovane donna voleva dare da mangiare al neonato. Il marchio d'abbigliamento si scusa per l'accaduto
AARAU - Una giovane mamma conserverà un triste ricordo della sua visita al centro commerciale "Shoppi Tivoli" a Spreitenbach (AG). Appena entrata con un'amica in un negozio di Zara, si è trovata a dover allattare il figlio di 6 mesi, che improvvisamente aveva fame.
Sollevato leggermente il maglione, la ragazza ha avvicinato il seno al piccolo, cercando di coprirsi per una maggior discrezione. Ma non è stato sufficiente a tenerla lontana dai guai. È stata infatti notata da un agente di sicurezza che, avvicinatosi, le ha chiesto apertamente se stesse allattando.
La ragazza, ammesso di essere a conoscenze dell'esistenza di uno spazio apposito, ha provato a spiegare che questi è all'altra estremità del centro commerciale. Per tutta risposta l'agente di sicurezza le ha ricordato che non è consentito allattare nei negozi. Per sostenere la sua posizione è poi andato a cercare il responsabile del negozio.
«Mi hanno chiesto di smettere, altrimenti mi avrebbero scortato fuori», racconta la giovane mamma al Blick. «Siamo andati via perché non avevo tempo per discutere e non volevo che anche la mia amica venisse cacciata».
La ragazza non nasconde la propria rabbia: «Chi sono loro per giudicare quando devo allattare mio figlio», aggiunge ricordando di essere stata discreta cercando di coprirsi.
Dal canto suo Zara riconosce l'errore e si scusa. In una lettera, il marchio d'abbigliamento condanna il comportamento del responsabile del negozio e della guardia di sicurezza e assicura che quanto accaduto non si ripeterà.
Per quanto riguarda il centro commerciale, il direttore spiega che l'allattamento al seno non è vietato nelle aree comuni, ma che i negozi sono liberi di avere regole proprie.