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BERNATruffe amorose e un bottino da 1,5 milioni

26.10.18 - 17:15
Da inizio anno nel cantone sono state presentate oltre 50 denunce. La polizia invita alla prudenza
Depositphotos
Truffe amorose e un bottino da 1,5 milioni
Da inizio anno nel cantone sono state presentate oltre 50 denunce. La polizia invita alla prudenza

BERNA - La polizia bernese ha messo oggi in guardia dalle cosiddette "love scam" o "romance scam", ossia "truffe amorose" o "romantiche" a mezzo internet. Oltre 50 denunce sono state presentate dall'inizio dell'anno nel cantone da uomini o donne che si sono fatti imbrogliare, per un totale di danni di circa 1,5 milioni di franchi.

I truffatori - scrive la polizia cantonale in una nota diramata oggi - entrano in contatto con le vittime tramite siti di incontri online o reti sociali come Facebook e presto dichiarano di aver trovato in esse il vero amore. Spesso si fanno passare per single dal fisico avvenente, utilizzando immagini rubate, e raccontano che sono ingegneri, oppure soldati, residenti in un altro paese.

Grazie alle loro dichiarazioni d'amore e presentando storie credibili, questi impostori riescono a convincere la vittima a versare loro del denaro. Per giustificarsi, sostengono di dover pagare parcelle mediche o costi di viaggio, oppure di trovarsi in difficoltà economiche.

All'inizio di luglio aveva suscitato un certo clamore l'arresto a Wädenswil (ZH) di un 45enne britannico ricercato dalla polizia del suo paese per aver sedotto e truffato per oltre un milione di franchi una 61enne. L'uomo - che si era fatto passare con la malcapitata per banchiere e agente segreto - viveva in un'abitazione di lusso della località zurighese sotto falsa identità con la sua famiglia.

La polizia bernese aggiunge alcuni consigli pratici per non cadere in simili tranelli. Innanzitutto esorta alla diffidenza se una persona che non si conosce si mette presto a parlare di vero amore, o se chiede denaro, per quanto sia toccante la storia raccontata. Inoltre: non inviare mai soldi a sconosciuti e soprattutto non farlo tramite una piattaforma di trasferimento di denaro.

Per verificare con chi si ha a che fare - aggiunge la polizia - è utile per esempio inserire in un motore di ricerca il nome indicato dalla persona conosciuta su internet con l'aggiunta "scammer" ("truffatore"): "nella maggior parte dei casi", si ottiene conferma dei propri sospetti. Se poi si sono ricevute foto personali, si possono trovare informazioni complementari grazie alla ricerca inversa delle immagini.

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COMMENTI
 

Arciere 5 anni fa su tio
Ho quasi voglia di dire "ben fatto!". Come si fa, oggigiorno, a cascare ancora in truffe tanto grossolane? "Agente segreto"... Ma si può?
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