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SVIZZERAPer un dialogo «costruttivo» sulla dolce morte

26.10.18 - 15:25
Lo chiede l'Accademia svizzera delle scienze mediche alla Federazione dei medici svizzeri
Tipress
Per un dialogo «costruttivo» sulla dolce morte
Lo chiede l'Accademia svizzera delle scienze mediche alla Federazione dei medici svizzeri

BERNA - L'Accademia svizzera delle scienze mediche (ASSM) cercherà di avviare un "dialogo costruttivo" con la Federazione dei medici svizzeri (FMH) dopo che questa ha deciso di non adottare le sue nuove direttive «sulla fine della vita e il decesso» a causa di un controverso capitolo, nel quale si ammette l'assistenza al suicidio in caso di «sofferenza insopportabile».

«Negli ultimi 20 anni tutte le direttive sono state integrate nel codice deontologico della FMH», scrive l'ASSM in una nota diramata oggi in cui «prende atto» della decisione annunciata ieri e frutto di una «viva discussione» in seno alla Camera medica, il 'parlamento' della FMH composto di 200 delegati. «Una eccezione a questa tradizione - rileva - ci mette di fronte a una nuova situazione, le cui ripercussioni sulla pratica non sono ancora chiare». L'ASSM - aggiunge - deve ora «darsi il tempo di analizzare le ricadute della decisione presa ieri».

Il voto negativo della FMH - rammenta l'Accademia - è motivato con la decisione dell'ASSM di prendere in considerazione il criterio della «sofferenza soggettivamente percepita come insopportabile» quale motivo per una possibile assistenza medica al suicidio. La FMH considera questo criterio così formulato una «nozione giuridicamente indeterminata», che implica troppe incertezze.

L'ASSM «resta convinta che una riflessione in seno al corpo medico e della società, come pure un dibattito pubblico articolato su questo tema rimangano importanti» e ritiene che «sarebbe un peccato» che i nuovi elementi delle sue direttive non figurassero nel codice deontologico della FMH a causa della sola controversia sulsuicidio assistito.

Codice FMH e nuove direttive ASSM - Attualmente, secondo il codice deontologico della FMH (art. 17), il medico «ha il diritto di rinunciare a misure di prolungamento della vita e di limitarsi ad alleviare la sofferenza» (eutanasia passiva) «se il rimandare una morte ineluttabile non fa altro che prolungare dei dolori insopportabili e qualora il paziente capace di discernimento abbia dato il suo consenso».

Le nuove direttive dell'ASSM «Come confrontarsi con la fine della vita e il decesso», pubblicate lo scorso 6 giugno in sostituzione di quelle del 2012, comportano anche un capitolo «Atti controversi» menzionante l'assistenza al suicidio (6.2.1).

Rammentando che l'articolo 115 del codice penale svizzero non punisce l'aiuto alsuicidio se avviene senza «motivi egoistici», l'ASSM ammette l'aiuto a togliersi la vita allorché «i sintomi della malattia e/o le limitazioni funzionali del paziente gli causano una sofferenza che giudica insopportabile». Occorre pure che altre opzioni terapeutiche o altri tipi di aiuto siano falliti o siano «stati giudicati inaccettabili dal paziente capace di discernimento».

Solo questo capitolo è stato oggetto delle «discussioni controverse» che hanno portato al rifiuto da parte della FMH delle sue nuove direttive , rileva l'ASSM, ricordando che esse affrontano anche molti temi finora non trattati, come linee direttive sul comportamento davanti al desiderio di morire, aiuti per i colloqui con il paziente e i famigliari in casi di diagnosi di malattia mortale e nuovi modelli di decisione come "l'Advance Care Planning". Novità, precisa, «accolte molto positivamente» nella consultazione pubblica svoltasi tra novembre 2017 e febbraio 2018, che ha preceduto l'approvazione da parte del Senato dell'ASSM nel maggio 2018.

L'ASSM è stata fondata come istituzione per la promozione della ricerca nel 1943 e si impegna oggi come «mediatore tra la scienza e la società». Membro dell'Accademia svizzera delle scienze, è sostenuta con sussidi annuali dalla Confederazione e il suo settore ricerca beneficia inoltre di fondi provenienti da lasciti e fondazioni privati. Il Senato è il suo organo superiore.

La FMH (Foederatio Medicorum Helveticorum), che ha sede a Berna e conta oltre 40'000 membri, è l'associazione professionale dei medici svizzeri. Vi aderiscono anche le società mediche cantonali e specialistiche.

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COMMENTI
 

siska 5 anni fa su tio
Verissimo Volabas, anch'io ho già "testamentato" ma tranquillamente senza crucci o patemi. E anche altri miei componenti familiari hanno aderito.

volabas 5 anni fa su tio
mai sentito parlare di EXIT? io e la mia compagna abbiamo aderito 1 anno fa, trovo sia dignitoso che una persona trovandosi in particolari e duri momenti , possa decidere per la sua vita, in modo autonomo e cosciente.

Tato50 5 anni fa su tio
Risposta a volabas
Io, in Exit, sono membro da 6 anni e per chi non lo sa la "trafila" per ottenere di diventarlo non è così semplice. Devi trovare almeno 3 persone, se possibile fuori dall'ambio famigliare, che compilano dei formulari e confermano che in quel momento eri in pieno possesso delle facoltà mentali. C'è voluto quasi un anno prima di essere accettato e la stessa cosa per la donazione del corpo ! A qualcuna l'ho dato anche senza la tessera ;-))

siska 5 anni fa su tio
Vero ci sono alcuni che ci lucrano sulla morte altrui però se io desidero porre fine alla mia vita né tu, né voi e nessuno può impedirmelo e se io desidero perché ho delle sofferenze fisiche e psicologiche da non sopportare più questa vita sono pronta a pagare intanto i soldi una volta messo "piede" dall'altra parte non mi servono più e per fortuna!

mats70 5 anni fa su tio
Mentre continuate comodamente a riflettere ci sono persone che continuano a morire tra grandi sofferenze e di questo alcune associazioni ne hanno fatto un business molto lucrativo. Complimenti.
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