Amara sorpresa per un 44enne bernese in viaggio a Lisbona. La risposta del portale di appartamenti l'ha lasciato di stucco
BERNA / LISBONA - Diretto in Portogallo, l’architetto bernese Christian Vetsch ha prenotato su Airbnb un «appartamento tranquillo, nel centro di Lisbona, a un passo da tutte le attrazioni principali». Così recitava la descrizione sul portale di alloggi per le vacanze. Il prezzo: 600 franchi per una settimana.
Giunto nella capitale lusitana, però, il 44enne ha trovato qualcosa di molto diverso rispetto all’appartamento ammobiliato e particolarmente curato che si aspettava: «La finestra era solo una cornice con un vetro nel mezzo. Dietro c’era una parete di cemento», racconta.
Come se non bastasse, la stanza si trovava nello scantinato del palazzo, caratteristica che rendeva l’aria tanto soffocante da costringere l'architetto svizzero a prendere armi e bagagli ed andarsene dopo sole cinque ore di permanenza.
«Abbiamo lasciato il tuo alloggio questa mattina alle 5. Non riuscivamo a respirare», ha scritto il bernese al suo locatore. Avere aria e luce sarebbe il minimo in un appartamento, sottolinea. Dal canto suo, il padrone di casa portoghese respinge le accuse, ma ha rimborsato a Vetsch 90.25 franchi.
Il 44enne ha telefonato anche al servizio clienti di Airbnb, che per tutta risposta gli ha spiegato che anche una cornice con un vetro può essere considerata una finestra: «Di fronte a queste argomentazioni è persino inutile mettersi a discutere», commenta. Interpellata da 20 Minuten, una portavoce di Airbnb assicura invece di essere disponibile a offrire ulteriore assistenza all’ospite svizzero: «Nel frattempo 400 milioni di persone sono partite con Airbnb e, su 2 milioni di ospiti che ogni giorno pernottano in un alloggio con Airbnb, le esperienze negative sono estremamente rare», afferma.