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VAUDAnnullato il divieto di sciopero per il personale sanitario

24.10.18 - 12:27
Accogliendo il ricorso del Sindacato dei servizi pubblici, il Tribunale federale ha annullato la decisione del Gran consiglio cantonale
Keystone
Annullato il divieto di sciopero per il personale sanitario
Accogliendo il ricorso del Sindacato dei servizi pubblici, il Tribunale federale ha annullato la decisione del Gran consiglio cantonale

LOSANNA - Il personale sanitario del canton Friburgo ha diritto a scioperare. Accogliendo il ricorso del Sindacato dei servizi pubblici (SSP), il Tribunale federale (TF) ha annullato la decisione del Gran consiglio cantonale, che aveva imposto tale interdizione.

Il divieto limita in modo sproporzionato il diritto allo sciopero così come lo garantisce la Costituzione federale, scrivono nella sentenza pubblicata oggi i giudici losannesi. Il legislativo friburghese, contrariamente al Consiglio di Stato, il 17 novembre 2017 aveva votato di misura - la maggioranza era stata ottenuta per tre voti - in favore della proibizione dell'astensione dal lavoro per gli operatori sanitari.

La possibilità di scioperare era stata introdotta nella legge sul personale statale ma, per questioni di sicurezza, non per impiegati del settore della sanità, agenti di polizia e guardie carcerarie. Il 13 luglio scorso, il TF aveva accordato l'effetto sospensivo al ricorso del SSP, che criticava tra le altre cose l'assenza di sei deputati della sinistra al momento del voto in Gran consiglio. Due dipendenti dell'ente ospedaliero Hôpital fribourgeois (HFR) si erano a loro volta opposti al veto.

Motivando la sua conclusione, il TF cita l'articolo 28 della Costituzione, che definisce le condizioni nelle quali gli scioperi sono autorizzati. La decisione del parlamento cantonale è stata ritenuta eccessiva, dato che va a colpire in maniera indiscriminata l'insieme dei lavoratori che sottostanno alla legge sul personale negli istituti di cura a Friburgo.

Secondo Mon Repos, il provvedimento non introduce alcuna distinzione in funzione della natura delle attività svolte. Inoltre, la legge cantonale permette già il ricorso allo sciopero solamente in casi particolari e il sistema in vigore offre garanzie sufficienti per non mettere in pericolo le prestazioni indispensabili nell'ambito della sanità. Il divieto generale non è dunque ragionevole rispetto all'obiettivo perseguito, indica il TF.

Il SSP ha espresso soddisfazione per la sentenza della massima istanza giudiziaria. Il sindacato ha ricordato che, a suo avviso, votando il provvedimento il legislativo aveva il chiaro scopo di impedire agli operatori sanitari di difendersi contro le velleità di abbassare i salari.

La delibera di Mon Repos rappresenta agli occhi del SSP un passo avanti gigantesco per questi impiegati e per tutto il settore pubblico cantonale. Inoltrando ricorso, il sindacato affermava che in Svizzera la facoltà di scioperare è impedita solo a Friburgo. La scelta di rivolgersi al TF piuttosto che promuovere un referendum era stata giustificata con l'avversione a chiedere alla popolazione di pronunciarsi su un diritto costituzionale riconosciuto nel mondo intero e contemplato dalle convenzioni internazionali.

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