Manca poco più di un mese al voto sulla sorveglianza degli assicurati. Le armi usate dai promotori, però, non piacciono a tutti
BERNA - Il 25 novembre prossimo gli svizzeri saranno chiamati a votare sulla modifica di legge che permetterà di sorvegliare le persone in invalidità o in infortunio al fine di perseguire eventuali abusi. Un “sì” significherà che dei detective potranno fotografarle e filmarle in luoghi aperti al pubblico. Un “no” che rimarrà tutto così com'è, ovvero - come avviene da oltre un anno - nessuna sorveglianza per mancanza di una base legale.
A poco più di un mese dal voto, a infiammare il dibattito tra promotori e contrari, oltre al principio, sono le modalità con cui viene condotta la campagna. In particolare le armi usate dai sostenitori della nuova norma: i casi più eclatanti di invalidi che partecipano a tornei di golf o fanno grandi lavori di giardinaggio. Ma vediamo alcuni esempi.
Il giocatore di golf - A. percepiva una rendita AI dal 1. agosto 2000. Lamentava disturbi alle spalle e alle ginocchia in seguito a due incidenti ed era sottoposto a un trattamento psichiatrico. Dopo aver ricevuto una segnalazione anonima, l’Ufficio AI di Zurigo aveva scoperto che A. giocava a golf ad alto livello (Handicap 4) e passava diverse ore sul green, che piova o splenda il sole. L’uomo partecipava altresì a diversi tornei in tutta la Svizzera. All’Ufficio AI, però, A. aveva dichiarato di avere come unico hobby la PlayStation. Una volta che i sospetti sono stati confermati, l’AI ha sospeso il pagamento della rendita e chiesto il rimborso delle prestazioni pagate in eccesso.
Il giardiniere - Una perizia medica certifica che il falegname vallesano L. soffre di paraplegia incompleta di tutti e quattro gli arti, accentuata sul lato sinistro e con disturbo della funzione vescicale. Gli viene prescritto di usare una sedia a rotelle. In sede giudiziale l’uomo ottiene una rendita intera. Nell’estate del 2013, però, l’Ufficio AI vallesano lo fa sorvegliare. Qualcuno, infatti, ha segnalato che L. si muove in sedia a rotelle in pubblico, ma a casa propria lavora con picco e pala, taglia legna e abbatte alberi. I detective lo filmano mentre sale su una scala a pioli e, sporto in avanti con tutto il peso su una gamba, raccoglie albicocche.
Il centauro - Il costruttore stradale Z. riceve una rendita d'invalidità intera. Sostiene di potersi vestire solo con l’aiuto della moglie perché spesso ha la schiena bloccata. A causa di tali disturbi non può più andare in bicicletta e può sollevare solo oggetti molto leggeri, come una tazza. Nell’estate del 2013, tuttavia, l’Ufficio AI dei Grigioni lo fa sorvegliare con una telecamera fissa. Nelle immagini si vede Z. saltare in sella senza problemi a una moto del peso di circa 600 kg e partire per farsi un giro. L'uomo riesce anche a cambiare le ruote dell'auto (ca. 15 kg) e disporle davanti a casa. L’Ufficio AI gli revoca la rendita con effetto retroattivo. Z. deve restituire 55mila franchi.
«Non siamo contro le osservazioni» - Dimitri Rougy (PS), direttore della campagna per il “no”, ritiene «assolutamente fuorviante» che i promotori tirino in ballo i casi di abuso più eclatanti: «Non siamo contro le osservazioni - assicura -. Se qualcuno percepisce delle prestazioni senza averne diritto deve essere sanzionato». Secondo lui, però, già oggi gli assicuratori hanno a disposizione molti strumenti per contrastare gli abusi. La nuova legge, invece, è «disordinata», va contro «i principi dello stato di diritto» e per questo non deve essere approvata: «Il Parlamento sta dando alle assicurazioni sociali un assegno in bianco», afferma. Secondo Rougy, l’osservazione di un assicurato dovrebbe essere sempre approvata da un giudice.
La sorveglianza permette di prevenire - Ruth Humbel (PPD) fa parte dei promotori della nuova base legale e non è d’accordo: «Sono rimasta costernata quando sono venuta a conoscenza di questi casi», confessa. «Dimostrano come i medici si lasciano ingannare da persone particolarmente abili», spiega. È solo una piccola minoranza ad abusare del sistema, concede Humbel, ma le osservazioni sono comunque importanti a titolo preventivo: «Se uno sa che un abuso può essere scoperto sarà scoraggiato dal commetterlo», valuta. Questo, aggiunge, è nell’interesse degli assicurati onesti.
80 milioni risparmiati - Senza questa nuova base legale, mette in guardia Humbel, non ci potrà essere alcuna sorveglianza nascosta, una pratica che, in passato, ha permesso alle assicurazioni sociali di risparmiare 80 milioni di franchi l’anno, sottolinea. Secondo l’esponente del PPD, inoltre, la legge garantisce lo stato di diritto perché gli assicurati possono impugnare un eventuale taglio della rendita. Infine, il fatto che gli oppositori del progetto sostengano di non essere contro la sorveglianza è solo una dichiarazione di facciata: «La Sinistra aveva lanciato un referendum anche contro la 5a revisione AI perché era contro l’articolo sull’osservazione», ricorda Humbel.
Una sentenza di Strasburgo - L’AI e la SUVA hanno interrotto l’attività dei loro detective in seguito ad alcune sentenze del Tribunale federale e della Corte europea dei diritti dell’uomo. Secondo i giudici la base legale per la sorveglianza era lacunosa. Per questo il Parlamento svizzero ha elaborato una nuova base legale. Prevede che i detective possano effettuare registrazioni audio e video degli assicurati fintantoché ciò avviene in luoghi aperti al pubblico. L’impiego di dispositivi GPS per seguirli, invece, deve essere approvato da un giudice. A promuovere il referendum contro la modifica della legge è un comitato nato intorno alla scrittrice tedesca naturalizzata svizzera Sibylle Berg.