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In vacanza in Grecia, si porta a casa tutti i rifiuti in plastica L'esperimento di Martina è nato dall'invito di "Take 3" di portare a casa tre rifiuti ogni volta che si lascia la spiaggia. «Mi sono resa conto di quanta spazzatura produciamo»
BERNA - Quindici vasetti di yogurt, sette contenitori per le uova, 22 bottiglie in PET, parecchie cannucce, nove lattine, contenitori di shampoo e sapone, una maschera da immersione rotta. Sono questi i souvenirs che Martina S. ha portato a casa al termine del suo viaggio in Grecia. Tutti i suoi rifiuti in plastica sono tornati in Svizzera con lei a fine vacanza.
Il motivo? Qui i rifiuti verranno sicuramente smaltiti e riciclati meglio. «Non ci si può lamentare dell’inquinamento negli oceani e vivere lasciando dietro di sé ogni tipo di rifiuto» ha spiegato a 20 Minuten. In realtà l’idea a Martina è nata dopo avere visto un post su Facebook di “Take 3”, un’organizzazione no-profit australiana. Il messaggio era chiaro: “Raccogli tre rifiuti e portali via con te quando lasci la spiaggia e farai la differenza”.
Martina ha deciso quindi di portarsi a casa tutti i rifiuti che avrebbe prodotto durante la vacanza. Avendo programmato il suo viaggio senza aereo - con treno e traghetto - non ha riscontrato problemi.
Un gesto sicuramente apprezzabile che, per il portavoce di Greenpeace Marco Pfister, però, è solo «una goccia nel mare»: «È bello e giusto che le persone assumano consapevolezza e responsabilità. Ma è ora che le multinazionali riducano gli sprechi. Anche in Svizzera, inoltre, quasi nessun tipo di plastica viene riciclato, se non il PET».
Martina è comunque felice del suo esperimento: «Per la prima volta mi sono resa conto di quanti rifiuti in plastica produco giornalmente e durante una vacanza.
