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ZUGOBeat Villiger accetta il quarto mandato in Governo

18.10.18 - 11:55
Il consigliere di Stato PPD aveva chiesto una pausa di riflessione dopo le recenti notizie su una sua relazione extraconiugale
Keystone
Beat Villiger accetta il quarto mandato in Governo
Il consigliere di Stato PPD aveva chiesto una pausa di riflessione dopo le recenti notizie su una sua relazione extraconiugale

ZUGO - Il consigliere di Stato PPD del canton Zugo Beat Villiger, rieletto lo scorso 7 ottobre, ha accettato il suo quarto mandato in governo dopo una lunga pausa di riflessione. Quest'ultima è legata alle recenti notizie relative al coinvolgimento del politico 61enne in un'inchiesta penale - poi archiviata - e a una relazione extraconiugale.

La decisione è stata annunciata oggi. Villiger desidera accettare la rielezione e continuare a essere "con piacere ed entusiasmo" un membro dell'esecutivo cantonale. Il 61enne ammette di aver commesso degli errori, ma come privato e non in qualità di consigliere di Stato.

Il partito, le discussioni in famiglia e il sostegno della popolazione tramite lettere di incoraggiamento lo hanno spinto ad accettare nuovamente l'incarico.

Villiger è stato rieletto a inizio ottobre nel governo cantonale con il terzo miglior risultato. Il successo del suo partito - il PPD ha guadagnato un terzo seggio nel governo cantonale, a scapito dei Verdi/Alternativi - è stato mitigato da una confessione a mezzo stampa dell'attuale responsabile del dipartimento cantonale della sicurezza.

Una defezione di Villiger avrebbe potuto mettere in forse la conquista del terzo seggio PPD: vigendo il sistema maggioritario sarebbe stato infatti necessario organizzare una votazione suppletiva dall'esito non scontato.

In un'intervista al "SonntagsBlick", pubblicata la domenica delle elezioni, Villiger ha rivelato di aver prestato la propria auto ad una ex amante sprovvista di patente e di avere avuto da quella relazione extraconiugale una figlia nata nel 2012.

La confessione è arrivata in seguito a un articolo pubblicato in precedenza della testata online "Republik", la quale aveva aveva reso di dominio pubblico il fatto che il politico del PPD era stato indagato dal ministero pubblico cantonale nel 2017 per sospetta falsità in documenti.

L'inchiesta verteva su una donna priva di patente sorpresa a due riprese a guidare la vettura del consigliere di Stato. Villiger avrebbe tuttavia potuto sapere che questa non disponeva di una licenza di condurre. Era poi emerso un contratto di vendita: il sospetto era che potesse essere stato retrodatato e che quindi vi fossero gli estremi per il reato di falsità in documenti. La procura aveva però emanato un decreto di non luogo a procedere.

Nell'intervista al SonntagsBlick, Villiger spiegava di non aver voluto rendere pubblica la vicenda per "proteggere la figlia avuta fuori dal matrimonio", nonché la moglie e i suoi tre figli, tutti adulti.

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