Ma in Ticino la maggioranza (58%) è favorevole. Lo si evince dal primo rilevamento Tamedia in vista delle votazioni del prossimo 25 novembre
BERNA - L’Iniziativa per l’autodeterminazione potrebbe essere bocciata, ma non in Ticino. Questo è perlomeno quanto emerge dal primo rilevamento Tamedia, a cui hanno di recente preso parte 14’513 persone da tutto il paese. Il prossimo 25 novembre il 53% dei cittadini intende infatti respingere la proposta dell’UDC. Nella Svizzera italiana l’iniziativa potrebbe invece passare con un consenso al 58%.
I politologi Lucas Leemann e Fabio Wasserfallen sottolineano, inoltre, che sull’autodeterminazione si rileva uno scontro tra l’UDC e tutti gli altri partiti. L’iniziativa gode infatti soprattutto del sostegno da parte degli elettori democentristi (si parla di una percentuale del 92%). Negli altri partiti prevalgono invece i contrari, soprattutto nelle fila del PS (il “no” si attesta all’89%) e dei Verdi (82%).
Favorevoli alla sorveglianza - Se per l’autodeterminazione la Svizzera è praticamente spaccata in due, lo stesso non vale per la nuova base legale per la sorveglianza degli assicurati: in questo caso il 67% dei cittadini si dice infatti favorevole. Soltanto gli elettori del PS e dei Verdi sono contrari, soprattutto perché preoccupati della violazione della sfera privata. Con tale base legale le assicurazioni sociali come l’AI e la Suva, lo ricordiamo, avranno la possibilità di effettuare osservazioni nascoste degli assicurati nel caso ci sia un concreto sospetto di abuso.
«La decornazione è un maltrattamento» - C’è attualmente una maggioranza di favorevoli anche per l’Iniziativa per vacche con le corna: il 53% dei cittadini intende votare “sì”. Il consenso si rileva in particolare tra gli elettori UDC, ma anche tra quelli di PS e Verdi, verosimilmente per il fatto che si tratta di una proposta nel segno della protezione degli animali. Il 52% dei sostenitori afferma, infatti, che la decornazione di vitelli e capre è un maltrattamento.
Il risultato per questo oggetto, lo affermano i politologi, potrebbe però ancora cambiare: sono molte le persone che nell’ambito del primo rilevamento Tamedia hanno dichiarato di essere tendenzialmente favorevoli (17%) o tendenzialmente contrarie (10%), o che non hanno fornito nessuna indicazione di voto (8%).
Il sondaggio
Sono 14’513 le persone provenienti da tutta la Svizzera che dall’8 al 9 ottobre 2018 hanno preso parte al sondaggio Tamedia sulle votazioni del prossimo 25 novembre. Un sondaggio condotto in collaborazione con la LeeWas GmbH dei politologi Lucas Leemann e Fabio Wasserfallen. I dati sono stati ponderati sulla base di variabili demografiche, geografiche e politiche. Il margine d’errore è di 1,4 punti percentuali. Più informazioni su tamedia.ch/sondage