Selfie coi corpi esposti, allestimento carente e prezzi alti: "Bodies Exhibition" continua a far discutere
BERNA - L’esposizione “Bodies Exhibition - echte Körper”, in corso in questi giorni a Berna, sta suscitando diversi malumori tra i visitatori. Oltre alle mancate risposte sull’origine dei cadaveri mostrati - avevamo esposto i dubbi a riguardo in un precedente articolo (qui) -, gli ospiti si lamentano dei prezzi alti, dell’allestimento molto povero e del comportamento di alcuni visitatori che, in mancanza di sorveglianti di sala, arrivano persino a toccare le parti intime dei corpi esposti.
Allestimento povero e prezzi alti - «Gli oggetti sembrano disposti senza cura. Per alcuni c’è solo un foglio A4 per terra con qualche informazione», lamenta una visitatrice sulla pagina Facebook dell’organizzatore. Diversi riportano descrizioni solo in inglese, aggiunge, o sbagliate, sottolineano altri. In molti, poi, denunciano prezzi troppo alti per quanto viene offerto: 27 franchi per un adulto secondo il sito della manifestazione.
Toccati nelle parti intime - A turbare di più, però, è il fatto che alcuni cadaveri non si trovino all’interno di teche e che alcuni visitatori si facciano selfie con i corpi e li tocchino, anche in modo decisamente irrispettoso. «Li si può semplicemente toccare, non c’è sorveglianza in sala. Ho visto gente che si faceva selfie con i cadaveri», racconta a 20 Minuten un lettore. «Dei visitatori toccavano persino i genitali dei cadaveri», riporta un altro ospite. «Penso che si tratti di profanazione», aggiunge.
Nessuna risposta sui dubbi - A continuare a dare fastidio ad alcuni, infine, è che l’organizzatore non abbia mai risposto con chiarezza alle accuse secondo cui alcuni corpi sarebbero di condannati a morte cinesi. «Dall’organizzatore di un’esposizione così controversa mi aspetto che diffonda una presa di posizione professionale, che prenda atto delle preoccupazioni della gente e, idealmente, che le fughi con dati e prove», scrive un utente su Facebook.