La cassa malati ha negato la complementare a una 28enne malata di cancro con parole insolite. Il rifiuto, tuttavia, è legale
ZURIGO - L.W.*, 28 anni, soffre di cancro del collo dell’utero. Per questo motivo, in settembre, Visana si è rifiutata di stipulare per lei un’assicurazione complementare. In un’email che 20 Minuten ha potuto leggere, un consulente si diceva dispiaciuto per questo e spiegava che la causa del rifiuto era la sua «malattia di m***». Un’altra rappresentante della cassa malati, responsabile dell’esame del rischio, chiariva a W. che avrebbe potuto fare di nuovo richiesta tra 2-3 anni «se avrà avuto dei figli o il cancro sarà stato completamente debellato».
W. furiosa - W. si è vista diagnosticare il cancro nel 2017. Da allora, ha dovuto farsi asportare parte del collo dell’utero, ma le è stata risparmiata la chemioterapia e potrà ancora rimanere incinta. Ora, la sua situazione è stabile. Il fatto che Visana si sia rifiutata di assicurarla, però, la rende furiosa: «Pensavo che in Svizzera tutto fosse regolamentato come si deve e ci fosse correttezza», afferma.
100 franchi di risparmio - La 28enne si era rivolta a Visana dopo aver confrontato i premi delle diverse casse malati: voleva semplicemente pagare un po’ di meno. Visana le assicurava un risparmio di più di 100 franchi rispetto all’assicurazione con complementare semi privata che i suoi genitori avevano stipulato a suo tempo e che le costava ormai 589 franchi al mese. Il cambio era possibile entro settembre.
Nessun obbligo di assicurare - Tuttavia, mentre l’assicurazione di base è obbligatoria e le casse malati sono tenute in principio ad assicurare tutti, la complementare non lo è e gli assicuratori possono quindi rifiutarsi di assicurare determinate persone.
Lo conferma la portavoce di Visana, Isabelle Bhend, che spiega come in seguito a un «minuzioso esame del rischio dello stato di salute» l’assicurazione possa rifiutare di stipulare una complementare: «In particolare nell’ambito delle malattie oncologiche è necessario un esame individuale perché le conseguenze e la prognosi sono molto diverse a seconda del tipo di cancro», precisa. Il rifiuto, sottolinea però Bhend, non è a vita ed è sempre possibile che la persona sia accettata in caso di «guarigione».
Il consulente voleva esprimere la sua «empatia» - Le parole scelte dal consulente di Visana - che ha parlato di una «malattia di m***» - non corrispondono alle linee guida dell’assicuratore, ammette la portavoce: «In una situazione di cancro del collo dell’utero di una giovane donna non è affatto professionale - premette -, ma è umano e comprensibile». Il consulente, valuta Bhend, ha voluto solo esprimere la sua empatia verso W.
Tutto legale - Erika Ziltener, presidente della Federazione dei pazienti, non è stupita dal rifiuto di Visana: le casse malati sono libere di non assicurare qualcuno per la complementare anche in caso di rischio minimo, spiega. «L’assicuratore, però, può proporre una procedura di esclusione: la cassa malati si astiene per esempio dal fornire prestazioni che abbiano a che fare con la malattia oncologica», afferma. Ziltener consiglia in ogni caso di disdire una complementare solo quando si è già stipulata una nuova assicurazione.
La complementare può non essere indispensabile - Di base, aggiunge, gli assicurati devono pensare se davvero hanno bisogno di una complementare: «Se come prestazione aggiuntiva rispetto all’assicurazione di base obbligatoria c’è solo la libera scelta dell’ospedale spesso il gioco non vale la candela», spiega Ziltener. Fare un upgrade a una camera singola o doppia quando si è già in ospedale, aggiunge, è del resto spesso possibile a prezzi accessibili.
Il consiglio: confrontare - Il consiglio è confrontare diverse offerte per la complementare e valutare un cambio di assicuratore per l’assicurazione di base: «Ci sono ancora molte persone che pagano premi troppo onerosi per loro», sottolinea la presidente della Federazione dei pazienti. A complicare le cose ci sono inoltre modelli assicurativi intricati e molte postille stampate in piccolo a cui spesso si fa poca attenzione: «Prima del ricovero è importante conoscere la propria situazione assicurativa e sapere per esempio se un determinato ospedale è escluso dall’assicurazione», raccomanda Ziltener.
Lieto fine per W. - Per quanto riguarda la storia di W. c’è stato un lieto fine: «Con il mio assicuratore attuale ho potuto abbassare il premio a 419 franchi: ancora meno che con Visana», fa sapere.
*Nome noto alla redazione.