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GINEVRAMaudet interrogato dalla giustizia ginevrina

28.09.18 - 17:28
Il consigliere di Stato è stato interrogato oggi dal Ministero pubblico in quanto imputato per accettazione di vantaggi in relazione al suo controverso viaggio ad Abu Dhabi
Keystone
Maudet interrogato dalla giustizia ginevrina
Il consigliere di Stato è stato interrogato oggi dal Ministero pubblico in quanto imputato per accettazione di vantaggi in relazione al suo controverso viaggio ad Abu Dhabi

GINEVRA - Il consigliere di Stato PLR ginevrino Pierre Maudet è stato interrogato oggi dal Ministero pubblico in quanto imputato per accettazione di vantaggi in relazione al suo controverso viaggio ad Abu Dhabi, negli Emirati Arabi Uniti. Lo scorso 20 settembre il Gran Consiglio gli aveva revocato l'immunità.

L'avvenuto interrogatorio è stato confermato dalla portavoce del Dipartimento della sicurezza cantonale. Nessuna informazione è però filtrata sul contenuto. Gli avvocati erano oggi irraggiungibili per una presa di posizione e nessuna attività particolare era visibile nei dintorni della sede della Procura.

Secondo quanto annunciato, Maudet doveva essere interrogato dai tre magistrati incaricati dell'inchiesta, ossia il procuratore generale Olivier Jornot e i due primi procuratori Stéphane Grodecki e Yves Bertossa. Il suo ex capo di gabinetto Patrick Baud-Lavigne, che era stato interrogato a fine agosto, era a sua volta atteso in Procura nel pomeriggio per una seduta di confronto.

È la prima volta a Ginevra che un consigliere di Stato in carica è perseguito dalla giustizia. La revoca dell'immunità, decisa dal parlamento cantonale in una seduta straordinaria tenutasi a porte chiuse, era stata auspicata dallo stesso politico, che ha pubblicamente ammesso di aver nascosto parte della verità sul suo viaggio ad Abu Dhabi nel 2015 con la famiglia e il capo di gabinetto, nel frattempo dimessosi.

Colto in pieno dalla tormenta politico-giudiziaria, Maudet ha perso gran parte delle sue prerogative. Il Consiglio di Stato, di cui non ha ormai più la presidenza, gli ha ritirato la responsabilità della polizia e dell'aeroporto. Sul piano federale, l'esponente liberale-radicale ha rinunciato alla presidenza della Conferenza dei direttori cantonali di giustizia e polizia (CDDGP), alla quale era stato nominato in aprile.

Oltre all'istruttoria condotta dal Ministero pubblico, è in corso anche un'indagine da parte di una sottocommissione della Commissione di controllo della gestione del Gran Consiglio. Parallelamente, la Corte dei conti si occupa a sua volta del controverso viaggio negli Emirati, a causa di un possibile nesso con una concessione accordata per l'aeroporto di Ginevra alla società Dnata del gruppo Emirates.

Maudet ha ammesso di aver mentito sul viaggio compiuto nel 2015 nella capitale degli Emirati Arabi Uniti, e di essere stato formalmente invitato dal principe ereditario di Abu Dhabi, lo sceicco Mohamed Bin Zayed bin Al-Nahyan, per assistere al gran premio di Formula Uno. Volo in business class e alloggio sono andati a carico della casa regnante per un importo di diverse decine di migliaia di franchi. All'inizio delle indagini, Maudet aveva affermato lo scorso maggio che la fattura era stata saldata da un imprenditore libanese, "amico di un amico".

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