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GINEVRAI tibetani di Svizzera chiedono coerenza

14.09.18 - 14:51
Denunciano un peggioramento della situazione in Cina e segnalano tra l'altro incarcerazioni arbitrarie e tortura
Keystone
I tibetani di Svizzera chiedono coerenza
Denunciano un peggioramento della situazione in Cina e segnalano tra l'altro incarcerazioni arbitrarie e tortura

GINEVRA - Oltre 200 tibetani residenti in Svizzera hanno manifestato oggi a Ginevra, davanti alla sede europea dell'Onu, per chiedere alla Cina di rispettare gli impegni presi alle Nazioni Unite: Pechino deve permettere un'indagine indipendente nella regione. Denunciano un peggioramento della situazione e segnalano tra l'altro incarcerazioni arbitrarie e tortura.

In occasione dell'esame periodico universale del Consiglio dei diritti umani dell'Onu, la Cina si era impegnata ad accettare un dispositivo indipendente per stabilire i fatti nella provincia autonoma e nelle regioni vicine dove si trovano dei tibetani.

I dimostranti oggi hanno chiesto a Pechino di invitare il nuovo Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani Michelle Bachelet o un organo indipendente, ha detto a Keystone-ATS il presidente della comunità dei tibetani in Svizzera Norbu Tsamda.

In una lettera a Bachelet, che ha assunto il mandato all'inizio del mese, Norbu denuncia restrizioni e discriminazioni, arresti arbitrari di difensori dei diritti umani e la criminalizzazione delle dimostrazioni. A suo avviso la situazione si è «deteriorata».

I manifestanti - scesi in piazza in concomitanza con la seduta del Consiglio dei diritti umani - hanno anche chiesto che il presidente cinese Xi Jinping lanci un dialogo politico con i rappresentanti del Dalai Lama.

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