Cerca e trova immobili

BERNAVai a fare sub, e ci lasci la pelle. Come evitare di trasformare in tragedia la tua vacanza

13.09.18 - 09:41
200 persone ogni anno vittime di incidenti subacquei. Lesioni al timpano, ferite aperte, distorsioni, stiramenti. Qualcuno perde la vita. Ora l’Upi corre ai ripari
Vai a fare sub, e ci lasci la pelle. Come evitare di trasformare in tragedia la tua vacanza
200 persone ogni anno vittime di incidenti subacquei. Lesioni al timpano, ferite aperte, distorsioni, stiramenti. Qualcuno perde la vita. Ora l’Upi corre ai ripari

BERNA - Immersioni subacquee, che passione! Ma anche che tragedia, se si pensa che ogni anno 200 persone residente in Svizzera subiscono un incidente subacqueo durante le immersioni fatte all'estero. I più comuni? Si va dalle lesioni al timpano (che coprono un terzo delle lesioni rilevate statisticamente nella subacquea), alle ferite aperte, fino alle distorsioni e agli stiramenti. E possono capitare a tutti, non solo ai neofiti, ma anche agli esperti. Nei casi più gravi si puo’ arrivare perfino a perdere la vita: nel nostro paese si registra almeno una morte all’anno. Ed ecco dunque che proprio oggi l’Ufficio prevenzione infortuni (UPI) ha aggiornato l’opuscolo  «Vacanze da sub – Immersioni sicure sotto i mari del mondo!». Insomma un vademecum per tornare sani e integri dalle immersioni subacquee all’estero. Pochi consigli, ma efficaci. Vediamo quali. «Il rischio d'infortunio - fanno sapere - può essere ridotto con una pianificazione accurata e preparando bene la vacanza sub. L'attrezzatura deve essere in ottimo stato e il kit pronto soccorso contenere tutti i farmaci necessari. Durante le immersioni bisogna essere concentrati e saper reagire correttamente a una situazione critica».  

Inoltre l'opuscolo spiega come prepararsi a un'immersione in corrente per non andare alla deriva e cosa fare se dovesse comunque capitare.

Antonio Cifelli, consulente subacquea dell'Upi, conosce bene il fascino dei viaggi marini: «Una crociera sub permette di raggiungere zone distanti e poco frequentate» precisa. Cifelli però mette anche in guardia dai pericoli: «bisogna tener presente che in caso di emergenza l'ospedale può essere molto distante. Perciò è fondamentale prepararsi bene a qualsiasi eventualità. Il nostro opuscolo è utilissimo a tale scopo.»

 

 

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 

gp46 5 anni fa su tio
Grazie. Prima di tutto spero che la copertina dell'opuscolo non ritragga i due modelli qua sopra, che mostrano come NON immergersi, in costume da bagno neppure alle Maldive in acqua di 25 gradi, almeno uno shorty (muta corta) é d'obbligo..In molti anni d'immersione ho notato come molti neofiti facciano l'errore di brevettarsi ai tropici, per poi immergersi nei nostri laghi o fiumi senza alcuna conoscenza del luogo d'immersione. Quando si firma il questionario-contratto per il corso Open Water Diver, si certifica di aver preso conoscenza di doversi immergere in condizioni simili o uguali a quelle del corso stesso....purtroppo alcuni se lo scordano, anche se basterebbe contattare i club presenti sul territorio per fare un'immersione in sicurezza. Lo stesso vale ovviamente anche per coloro che conoscono i luoghi d'immersione nostrani, e decidono di fare un'uscita col gommone su di un relitto in Liguria..

Gio65 5 anni fa su tio
Risposta a gp46
Sì e vero esiste la sfortuna ed il fato ma è anche vero che la maggior parte degli incidenti è dovuto ad inesperienza o a troppa fiducia in se stessi! Fare il figo in un ambiente che non è il tuo e che non rispetti con le dovute maniere porta inevitabilmente a brutte conseguenze. Da 5 anni m'immergo con mia figlia oggi maggiorenne... figuriamoci l'idea di essere imprudente con lei in acqua...

gp46 5 anni fa su tio
Risposta a Gio65
Lo stesso vale per me, che sto seguendo mio figlio quindicenne durante il primo corso nei nostri laghi e fiumi.. :) Nei lontani anni 2000 ero istruttore, figuriamoci se trascuro la sicurezza.. :)
NOTIZIE PIÙ LETTE