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ZURIGOViaggio nel tempo: il Sessantotto torna al Museo

12.09.18 - 16:07
L'esposizione sarà aperta al pubblico da venerdì e potrà essere visitata fino al 20 gennaio 2019
Keystone
Viaggio nel tempo: il Sessantotto torna al Museo
L'esposizione sarà aperta al pubblico da venerdì e potrà essere visitata fino al 20 gennaio 2019

ZURIGO - Il Museo nazionale di Zurigo dedica la sua nuova grande mostra al Sessantotto. "Imagine 68" riunisce oggetti, filmati, foto, musica e opere d'arte che offrono «uno spaccato della vita voluttuosa nella cultura del Sessantotto».

Quella di 50 anni fa fu «una rivolta giovane, internazionale, spontanea, teorica, liberatoria, pugnace, ma anche problematica», scrivono gli organizzatori in una nota. L'esposizione sarà aperta al pubblico da venerdì e potrà essere visitata fino al 20 gennaio 2019.

La mostra è stata allestita da Stefan Zweifel e Juri Steiner, curatori ospiti del Museo nazionale, nonché «discendenti della generazione sessantottina», che con l'allestimento hanno voluto ricreare l'atmosfera di allora.

Il saggio "La società dello spettacolo", una critica culturale radicale di Guy Debord, costituisce il quadro teorico che ha preparato a livello intellettuale, artistico e ideologico il maggio del Sessantotto a Parigi.

Con la loro militanza provocatoria Debord e il gruppo dell'"Internazionale situazionista" volevano «disgregare le strutture sociali consolidate e portare la poesia nella vita di tutti i giorni». Le cose andarono però diversamente. «Disillusi dalla brutalità e dalla mercificazione della resistenza», i situazionisti si sciolsero nel 1972.

In Svizzera, le rivolte giovanili del Sessantotto furono precedute dai concerti dei Rolling Stones, nel 1967, e di Jimi Hendrix alla fine di maggio del 1968 all'Hallenstadion di Zurigo. Gli eventi sfociarono in una serie di proteste e la richiesta di un centro giovanile portò a Zurigo ai cosiddetti "Globuskrawalle", i disordini davanti alla ex sede del grande magazzino.

"Imagine 68" non mira "né a essere un processo-spettacolo né a presentarsi come un'enciclopedia di tutte le posizioni sociali e delle figure locali di quel tempo". Intende piuttosto suscitare nelle persone il desiderio di approfondire in modo spontaneo i singoli momenti.

Nella mostra si possono ammirare, oltre ai numerosi oggetti storici e culturali, opere di artisti del calibro di Andy Warhol, Sigmar Polke, Robert Indiana, Joseph Beuys, Jean Tinguely e Niki de Saint Phalle. "Imagine 68" è la terza mostra allestita al Museo nazionale da Stefan Zweifel e Juri Steiner.

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