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SVIZZERAExport di armi, annunciata l'iniziativa popolare

10.09.18 - 12:44
Esponenti di diversi partiti hanno formato un'alleanza per combattere la revisione dell'ordinanza sulle armi proposta dal Consiglio federale
Keystone
Export di armi, annunciata l'iniziativa popolare
Esponenti di diversi partiti hanno formato un'alleanza per combattere la revisione dell'ordinanza sulle armi proposta dal Consiglio federale

BERNA - Niente ammorbidimento delle norme che regolano l'esportazione di materiale bellico: esponenti di diversi partiti hanno formato un'alleanza per combattere la revisione dell'ordinanza sulle armi proposta dal Consiglio federale che consentirebbe alla Svizzera di esportare armamenti anche verso paesi teatro di conflitti interni.

L'alleanza - formata da esponenti di PS, Verdi, Verdi liberali, Borghesi democratici, Evangelici, ambienti ecclesiastici e organizzazioni umanitarie - intende al riguardo promuovere un'iniziativa popolare, ma alla condizione che nel giro di due settimane vengano raccolte perlomeno 25 mila adesioni. Ognuno degli aderenti dovrebbe poi raccogliere quattro firme in modo da raggiungere il traguardo minimo delle 100 mila sottoscrizioni.

I promotori, secondo quanto è stato annunciato oggi in una conferenza stampa - vogliono in tal modo consentire alla popolazione di decidere se un'iniziativa del genere, definita "Korrektur-Initiative", sia necessaria oppure no.

Modificando l'ordinanza sul materiale bellico e autorizzando l'export di armi verso paesi teatro di guerre intestine, il Consiglio federale, secondo i promotori, supera una linea rossa cedendo unilateralmente di fronte alle pressioni dell'industria bellica. Le norme relative all'esportazione verrebbero così alleggerite senza che il parlamento possa pronunciarsi in modo democratico. Già nel 2014, sostiene l'alleanza, è stata autorizzata l'esportazione di armi verso paesi che non rispettano i diritti umani.

L'obiettivo dell'alleanza - in conferenza stampa hanno parlato tra gli altri i consiglieri nazionali Beat Flach (Verdi liberali/AG) e Priska Seiler Graf (PS/ZH) - è di fare marcia indietro e di annullare le due modifiche in modo da ripristinare la situazione esistente prima del 2014. Contro le revisioni delle ordinanze non è consentito lanciare un referendum: quella annunciata oggi è quindi da considerarsi un referendum sotto forma di iniziativa.

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COMMENTI
 

shooter01 5 anni fa su tio
assolutamente da bocciare
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