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Un giornalista di 20 Minuten ha incontrato “l’umanoide più simile a un essere umano”. Hanno parlato della sua visione del mondo, dell’intelligenza e di sentimenti. Con qualche piccolo ostacolo
ZURIGO - Sophia è una delle prime cyber-celebrità della storia. L’umanoide più simile all’uomo che sia mai stato realizzato è opera della honkonghese Hanson Robotics. È dotata di una complessa intelligenza artificiale e ha girato il mondo stupendo giornalisti e curiosi con le sua verosimiglianza.
20 Minuten l’ha incontrata a Zurigo e le ha posto un paio di domande. Sophia ha apprezzato il clima «fresco» della Svizzera, lodando altresì il fatto di essere un popolo «abbastanza progressista».
Anche Will Smith aveva in precedenza incontrato Sophia - che ha un suo profilo Instagram con più di 70'000 followers - a quattr’occhi, tentando addirittura un approccio con lei, che lo aveva però tenuto a debita distanza. «Credo che possiamo essere amici» aveva risposto il robot all’attore che aveva provato a baciarla.
Il robot di ultima generazione è in grado di capire cosa le viene chiesto e di interpretare le espressioni degli esseri umani. Sophia vede attraverso due microcamere installate negli occhi che le consentono di stabilire un contatto visivo con l’interlocutore e di coglierne lo stato d’animo. Grazie a un software di intelligenza artificiale è perfettamente in grado di dialogare: le sue capacità dialettiche migliorano con l’interazione e riesce a ricordare il contenuto delle conversazioni precedenti.
Nel video l’intervista integrale.
