La compagnia aerea gestiva quasi il 60% dei voli dello scalo della capitale. Stamattina gli aerei erano a terra e nell'area dei check-in regnava il silenzio
BERNA - Con il grounding di SkyWork, l'aeroporto di Berna-Belpha ha perso all'improvviso il suo principale cliente e gran parte del suo volume d'affari. La compagnia aerea vi gestiva quasi il 60% dei voli. L'esistenza dell'aeroscalo non è tuttavia direttamente minacciata dal fallimento di SkyWork, ha affermato la sua direzione in una nota diramata nella notte.
La direzione e il consiglio d'amministrazione hanno già previsto misure e sono in contatto con diverse compagnie aeree. Lo scopo è di riattivare i voli per le destinazioni più richieste da e per Berna. Nella zona del bacino di utenza dell'aeroporto vivono circa tre milioni di persone e operano 4‘000 aziende. Il volume annuale dei passeggeri raggiunge quasi 300'000 persone.
Una storia travagliata - Sky Work, fondata nel 1983 a Berna come scuola aviatoria, si trovava da diversi anni in difficoltà finanziarie. Lo scorso ottobre SkyWork si era vista temporaneamente negare l'autorizzazione dell'Ufac a proseguire le attività al termine della stagione estiva perché non era stata in grado di fornire le necessarie garanzie finanziarie. Dopo tre giorni di grounding era stata trovata una soluzione all'ultimo minuto che aveva permesso di ottenere un'autorizzazione per dodici mesi.
Solo lo scorso 23 agosto la compagnia aveva annunciato che con l'entrata in vigore dell'orario invernale, il 28 ottobre, avrebbe lanciato un nuovo collegamento tra Lugano e Ginevra, i cui biglietti potevano già essere acquistati. La nuova offerta non giungeva a sorpresa visto che dopo il fallimento di Darwin Airlines SkyWork aveva inoltrato all'Ufac una domanda di concessione per la tratta.
Oggi il neopresidente di Lugano Airport Marco Borradori si è detto incredulo e sorpreso. Lo scalo cerca ora soluzioni alternative per il ripristino dei collegamenti con Ginevra.