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GRIGIONICaccia speciale, il governo retico contro l'abolizione

22.08.18 - 15:20
L'esecutivo invita il Gran Consiglio a respingere l'iniziativa popolare: «L'attuale sistema è il migliore»
Tipress
Caccia speciale, il governo retico contro l'abolizione
L'esecutivo invita il Gran Consiglio a respingere l'iniziativa popolare: «L'attuale sistema è il migliore»

COIRA - L'odierno sistema grigionese di caccia, risultato di esperienze pluriennali nella pianificazione della caccia nel Cantone, è la strategia migliore. Parola dell'esecutivo retico che invita pertanto il Gran Consiglio a respingere l'iniziativa popolare per l'abolizione della caccia speciale.

L'iniziativa richiede che i piani di abbattimento annuali vengano realizzati integralmente durante la caccia alta ordinaria, ovvero nei mesi di settembre e ottobre, rinunciando al periodo di caccia speciale nei mesi di novembre e dicembre. Si propone invece una caccia alta di 25 giorni anziché 21, da fissare nei mesi di settembre e ottobre anziché solo in settembre come avvenuto finora.

Tuttavia, sottolinea il governo, nemmeno quattro giornate di caccia aggiuntive e un'estensione della caccia alta a ottobre aiuterebbero a realizzare i piani di abbattimento annuali poiché, per via delle condizioni climatiche favorevoli nel cantone, molti cervi migrano nei Grigioni dai cantoni e dai paesi confinanti solo in tardo autunno. Ciò significa che gli effettivi di selvaggina possono essere adeguati in via definitiva agli spazi vitali solo dopo la caccia alta nelle dimore invernali.

Caccia speciale importante per ecologia e biologia

Se l'iniziativa fosse accolta, conclude il governo, la caccia non sarebbe più idonea a svolgere la sua importante funzione riguardo alla regolazione degli effettivi di ungulati in modo tale che la selvaggina rimanente abbia a disposizione spazi vitali in misura sufficiente. Dato l'aumento di cervi e caprioli negli ultimi anni si arriverebbe così a morie invernali nonché a un aumento dei danni causati dalla selvaggina a boschi e colture agricole.

Di conseguenza, aggiunge il governo, il Cantone dovrebbe svolgere cosiddette "cacce a regia" per adempiere i piani di abbattimento, imponendo gli obiettivi di caccia tramite gli organi di vigilanza ed eventualmente incaricando i cacciatori. Ciò si porrebbe in contrasto con la tradizione della libera caccia grigionese da oltre 100 anni.

Il Governo è quindi dell'avviso che l'odierna strategia a due livelli sia la soluzione migliore: nella media pluriennale il 75% degli abbattimenti viene effettuato durante la caccia alta, mentre il 25% durante quella speciale.

Alla fine del 2017 il Tribunale federale aveva giudicato l'iniziativa sulla caccia speciale, presentata nel 2013 con oltre 10mila firme, conforme al diritto federale annullando la decisione del parlamento retico che nel 2015 l'aveva dichiarata nulla. In seguito il Gran Consiglio aveva rinviato l'oggetto al governo che raccomanda oggi di respingerla. Il messaggio verrà discusso nella sessione di dicembre 2018 e un'eventuale votazione popolare potrebbe essere fissata nel primo semestre del 2019.

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