L’Associazione Svizzera inquilini punta il dito contro la commissione del Nazionale incaricata di esaminare l’iniziativa
BERNA - La commissione del Consiglio nazionale incaricata di prendere in esame l’iniziativa popolare “Più abitazioni a prezzi accessibili” sta «giocando con il tempo». A sostenerlo è l’Associazione Svizzera Inquilini (ASI), sottolineando «l’inutilità» di averne sospeso la trattazione.
Sottoscritta da 104'800 cittadini, l’iniziativa è stata consegnata il 18 ottobre 2016 e avrebbe dovuto essere discussa in Consiglio nazionale nel mese di settembre. Nella seduta del 14 agosto la commissione dell’economia e dei tributi (CET) ha chiesto al Consiglio federale rapporti complementari e congelato i propri relativi lavori.
«La maggioranza della commissione - scrive l’ASI - non si limita a procrastinare l’esame dell’iniziativa ma congela anche la questione dell’aumento della dotazione del fondo di rotazione e dei mutui ai promotori di AUP, mettendo in difficoltà le cooperative di abitazione e abbandonando comuni e cantoni alle regole rigide del mercato dell’alloggio».
Il precedente credito quadro è esaurito dal 2017 e senza il rinnovo del credito quadro la metà o addirittura i due terzi delle richieste giustificate non potranno trovare sostegno, spiega l’ASI sottolineando la necessità di «aumentare il credito ben al di là di quella che è la proposta del Consiglio federale», che suggerisce invece al Parlamento di condizionare il rinnovo della dotazione del fondo al ritiro o al rifiuto dell’iniziativa.
Una proposta che ha il sapore del «ricatto» per gli iniziativisti, che chiedono al Governo di rinunciare a tale condizione separando iniziativa e aumento della dotazione del fondo di rotazione.