Magari fra i pompieri, in municipio oppure in ospedale. È l'idea alla base del "servizio civico" proposta da Avenir Suisse. Ma non mancano le critiche
ZURIGO - Nelle caserme mancano i vigili del fuoco, in alcuni comuni latitano pure i municipali e la popolazione svizzera sta invecchiando e ha bisogno di cure.
Per risolvere tutti questi problemi Avenir Suisse ha da tempo una soluzione: il "servizio civico generale", da svolgere per un anno tra i 20 e i 70 anni indipendentemente dal sesso e la nazionalità (sì, dovrebbero farlo anche gli stranieri).
Secondo il think tank, il problema di fondo è che l'attuale sistema di milizia si sta sgretolando perché c'è carenza di volontari e di gente disposta a impegnarsi. L'idea è di capovolgere l'attuale status quo fornendo un più ampio ventaglio di scelte: dall'assistenza ad anziani e bambini passando per una mansione politica di milizia, fino all'incorporazione in pompieri e forze armate.
«Con questo modello si vuole rafforzare il sentimento civico generale e il senso di appartenenza», spiega Tibère Adler di Avenir Suisse. Un'idea, questa, che non dispiace neppure all'associazione cappello Travail.Suisse che ritrova in questi valori una corrispondenza con i bisogni sociali e lavorativi reali.
Di certo, però, questo non è un periodo politico facile per un'idea come quella del servizio civico, la Confederazione e il Ddps sono già impegnati per aumentare il numero delle reclute, in calo costante. Come? Rendendo meno attrattivo il servizio civile e incentivando/facilitando l'accesso alla leva.
Categoricamente opposto all'idea di Avenir Suisse il militarista Gruppo Giardino che parla di «un'idea che viola i diritti umani, la gente non deve essere obbligata ad altro che a difendere la Patria».
Più possibilista, ma comunque, tassativa, la Società svizzera degli ufficiali (Sog) che del servizio civico loda l'apertura alle donne del concetto di milizia: «Anche noi sosteniamo da tempo il modello norvegese che impone l'obbligo di leva alle donne», conferma il presidente Stefan Holenstein.
Avenir Suisse, comunque, è realista: «il servizio civico è un obiettivo a lungo termine e deve essere ancora elaborato, soprattutto nella parte che riguarda l'esercito», conclude Adler.
E i politici che pensano del servizio civico? C'è chi, come il Plr Kurt Fluri è entusiasta (con riserva): «Se al di là dell'utopia funzionasse davvero potrebbe ridurre i costi della salute e rafforzare la solidarietà». Positiva ma critica la socialista Priska Seiler Graf: «Come si definisce quale mansione è da considerarsi civica? E poi in alcuni settori si favorirebbe la disoccupazione». Categorico invece l'Udc Adrian Amstutz: «È un'idea costosa e rovinerebbe un sistema di volontariato che già funziona benissimo».