Secondo MeteoNews il caldo torrido di questi giorni è destinato ad aumentare, anche se il record assoluto di Grono non verrà battuto
BERNA - Altro che diminuire, il caldo torrido è ulteriormente destinato ad aumentare in Svizzera la settimana prossima: lo afferma MeteoNews, secondo cui il picco della canicola sarà raggiunto martedì. MeteoSvizzera fa dal canto suo sapere che, per quanto riguarda la situazione a sud delle Alpi, la fase più intensa dell’ondata di caldo è destinata a terminare con la giornata di domani. Nonostante un clima che rimarrà afoso, a partire da lunedì le temperature massime subiranno una flessione di 2-3 gradi.
A livello svizzero, martedì potrebbe essere superato il record di temperatura dell'anno, attualmente di 36 gradi, si legge in un comunicato odierno di MeteoNews. Fuori portata appaiono però sia il primato assoluto elvetico (agosto 2003 a Grono, 41,5 gradi), sia la temperatura più alta mai registrata a nord della Alpi (luglio 2015 a Ginevra, 39,7 gradi).
MeteoNews sottolinea inoltre come la notte scorsa sia stata tropicale - cioè con la colonnina di mercurio oltre i 20 gradi - in molte regioni del paese. Le notti più afose sono state registrate a Vevey (VD), con 23,2 gradi, Lägern (ZH, 22,6 gradi) e Lugano (22,4 gradi). Altre località ticinesi menzionate sono Locarno Monti e Stabio, entrambe con 20,5 gradi.
Aare mai così bollente - Aare mai così bollente: la temperatura dell'acqua a Berna ha raggiunto oggi pomeriggio i 23,71 gradi alle 16.50, superando il record di 23,48 gradi celsius registrato alle 18.00 dell'11 agosto 2003.
Dopo aver superato il record del 2003 a partire dalle 15.00, la temperatura dell'Aare a Berna è continuata a salire progressivamente fino a raggiungere i 23.71 alle 16.50, prima di tornare a scendere nei minuti successivi.
Troppo caldo anche al museo - Il Museo di arte e di storia di Ginevra (MAH) è stato costretto oggi a chiudere alcune sale a causa della canicola. La misura viene attuata quando il termometro supera i 30 gradi, ha indicato a Keystone-ATS il direttore Jean-Yves Marin.
Il MAH non ha potuto essere rinnovato e non dispone di climatizzatori, ha ricordato Marin. Quando fa troppo caldo, alcune sale devono dunque essere chiuse temporaneamente per il comfort di visitatori e sorveglianti. Il dispositivo, generalmente, viene attivato due giorni all'anno, ma nel 2018 la media è già stata superata.
«Sono il primo a non essere soddisfatto di questa situazione», ha sottolineato Marin. I dipendenti del museo verificano regolarmente sul proprio telefono la temperatura all'interno delle sale e viene segnalato quando questa supera i 30 gradi.
È in particolare il primo piano del MAH, dedicato alle belle arti, a essere interessato da queste chiusure parziali. Al piano terra, la colonnina di mercurio si attesta spesso tra 26 e 27 gradi. Per le opere, il calore non è drammatico. Tuttavia, ciò che si teme è l'improvviso sbalzo di temperatura, ha rilevato il direttore del museo.
Oggi una sala di dipinti del pittore svizzero Ferdinand Hodler (1853-1918), allestita in occasione del centenario della morte, è rimasta aperta al pubblico nonostante la canicola. Dieci ventilatori sono stati posizionati dal personale del museo per rinfrescare il luogo, ha indicato Marin.