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La prima pagina si presenta in bianco e nero sotto forma di un necrologio rivolto ai lettori, con tanto di croce
LOSANNA - Chiuso dall'editore zurighese Tamedia, il popolare quotidiano romando "Le Matin" ha pubblicato stamane il suo ultimo numero su carta.
La prima pagina, invece dei soliti sgargianti colori, foto e titoli cubitali, si presenta in bianco e nero sotto forma di un necrologio rivolto ai lettori, con tanto di croce: «I suoi dipendenti (seguono i nomi) hanno l'immenso dolore di annunciarvi il decesso di 'Le Matin', che vede qui la sua ultima copia stampata il sabato 21 luglio 2018, nel suo 125esimo anno».
Nelle rimanenti 63 pagine i membri della redazione di "Le Matin" offrono ai lettori i loro ultimi scoop, le loro ultime rivelazioni, i loro ultimi articoli. Parlano delle loro avventure quotidiane o straordinarie, spiegano il "Dna arancione" (il colore che fa tradizionalmente da sfondo al nome della testata in prima pagina), i loro incontri indimenticabili. Ciascuno «era invitato a mettere il proprio granello di sale», scrive nel suo editoriale il redattore capo aggiunto Simon Koch.
"Le Matin" sarà ormai pubblicato soltanto online, ma la sua équipe vuole conservarne «l'intero spirito», scrive il nuovo caporedattore della formula digitale Laurent Siebenmann.
La chiusura dell'edizione cartacea è stata voluta dall'editore zurighese Tamedia, la cui direzione ha giustificato il provvedimento affermando che il giornale ha perso 34 milioni di franchi negli ultimi 10 anni. Ora dice di voler sviluppare Lematin.ch come «un marchio digitale solido» con una redazione ridotta.
Giovedì Tamedia ha deciso unilateralmente di abbandonare la mediazione sul futuro di "Le Matin" avviata due settimane fa sotto l'egida del Consiglio di Stato vodese. I dipendenti delle testate romande di Tamedia - La Tribune de Genève", "24 Heures" e "Le Matin", "Le Matin Dimanche" (ma non "20 minutes" la cui redazione aveva deciso a maggioranza di non partecipare al movimento di protesta) hanno deciso ieri di mantenere sospeso lo sciopero iniziato il 3 luglio e cessato il 5 dopo l'avvio della mediazione. Hanno tuttavia fissato un ultimatum al 3 settembre per ottenere dall'editore miglioramenti del piano sociale, nonché posti di lavoro supplementari per la versione digitale di "Le Matin".
L'annuncio della fine del "Matin" cartaceo, fondato nel 1893 con il nome "La Tribune de Lausanne", comporta 36 licenziamenti, di cui 22 nella redazione.
