Il Consiglio parrocchiale riunitosi lunedì ha deciso di sospendere il 41enne svizzero con effetto immediato
LUCERNA - Il 41enne docente di religione condannato due settimane fa nel canton Lucerna a una pena pecuniaria con l'accusa di ripetuta pornografia con fanciulli e violazione della legge sulle armi è stato licenziato dalla parrocchia per cui lavorava.
Il Consiglio parrocchiale riunitosi lunedì ha deciso di sospendere il 41enne svizzero con effetto immediato e il rapporto di lavoro è stato interrotto di comune accordo, ha indicato oggi il suo presidente, confermando una notizia del giornale online della Svizzera centrale "Zentralplus".
Con una sentenza resa il 5 luglio e pubblicata l'11 - non ancora passata in giudicato - l'uomo è stato condannato dal Tribunale criminale cantonale a una pena pecuniaria di 18'000 franchi (300 aliquote giornaliere di 60 franchi), sospesa con la condizionale, più una multa di 500 franchi. Il periodo di prova è di tre anni. L'uomo deve inoltre assumersi i costi procedurali di quasi 20'000 franchi.
Secondo il pubblico ministero, che aveva chiesto una pena detentiva sospesa di 12 mesi, nel 2015 l'imputato si era procurato in internet e "consumato" film pornografici a carattere pedofilo. Inoltre ha acquistato e importato senza permesso armi, che ha custodito in maniera inaccurata.
L'uomo lavorava da diversi anni al 25% quale padre spirituale per ragazzi e docente di religione presso una parrocchia della campagna lucernese di cui è taciuto il nome in rispetto alla protezione dei dati. I giudici non hanno emesso nei suoi confronti un divieto di esercitare la professione: l'imputato ha infatti guardato i film porno privatamente a casa sua e nel tempo libero, è stato spiegato all'agenzia Keystone-ATS.