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BERNA / USALeuthard a New York spiega l'attuazione dell'Agenda 2030

17.07.18 - 18:56
La consigliera federale ha spiegato al Forum politico di alto livello sullo sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite come la Svizzera intende attuare gli obiettivi dell'Onu
Leuthard a New York spiega l'attuazione dell'Agenda 2030
La consigliera federale ha spiegato al Forum politico di alto livello sullo sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite come la Svizzera intende attuare gli obiettivi dell'Onu

NEW YORK - La consigliera federale Doris Leuthard ha spiegato oggi a New York, al Forum politico di alto livello sullo sviluppo sostenibile (HLPF) delle Nazioni Unite, come la Svizzera intende attuare gli obiettivi dell'Agenda 2030 dell'Onu.

L'Agenda 2030 dello sviluppo sostenibile, adottata dai 193 Stati membri dell'Organizzazione delle Nazioni Unite, è entrata in vigore nel gennaio 2016. Tra le sue 17 priorità figurano l'eliminazione della povertà e della fame, la salute, il benessere e un'educazione di qualità per tutti, l'accesso all'acqua e a servizi energetici affidabili e abbordabili per tutti. Gli Stati membri si impegnano anche a ridurre le ineguaglianze, preservare e restaurare gli ecosistemi e a promuovere un'economia sostenibile.

In un rapporto adottato il 20 giugno scorso, il Consiglio federale ritiene che la Svizzera abbia già integrato bene in molte politiche settoriali e basi legali gli Obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS) dell'ONU, pur restando ancora margini di miglioramento. Un giudizio giudicato eccessivamente "roseo" dalla Piattaforma Agenda 2030, che riunisce oltre 40 organizzazioni della società civile e che il 3 luglio ha pubblicato un proprio contro-rapporto.

Nel documento si rileva che in Svizzera 615'000 persone sono toccate dalla povertà e che oltre 1,2 milioni ne sono minacciate, una grossa sfida in un periodo in cui "l'aiuto sociale si vede sottoposto a una pressione costante". Nel documento si esige pure una migliore protezione del diritto del lavoro, in particolare nei settori più precari. Anche sul tema della parità tra donne e uomini, la Svizzera è in ritardo e potrebbe non cancellare le discriminazioni salariali entro il 2030.

Interpellata al riguardo da Keystone-ATS in vista della sua presentazione al Forum internazionale, la consigliera federale Leuthard ha detto che prende sul serio i rimproveri formulati e ha riconosciuto che certamente in Svizzera rimane ancora lavoro da fare in diversi settori. Il giudizio globale rimane tuttavia positivo: il Paese è in uno stadio già "molto avanzato" nell'attuazione dell'Agenda, ha ribadito successivamente nel suo discorso: in Svizzera non esiste povertà estrema né fame, e la formazione è gratuita, obbligatoria e di alto livello.

Per accompagnare l'attuazione - ha rammentato Doris Leuthard - è stato ampliato il sistema di monitoraggio nazionale per lo sviluppo sostenibile. Da una prima analisi è risultato che degli 85 indicatori scelti 39 mostravano una tendenza positiva e 14 un trend negativo, mentre altri 12 non fornivano indicazioni significative e per 20 non era possibile un giudizio.

La delegazione ufficiale elvetica a New York è accompagnata da rappresentanti della società civile, in particolare della Federazione svizzera delle associazioni giovanili (FSAG), che avranno occasione di presentare al mondo la loro visione delle cose. Il forum si conclude domani.

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