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VAUDNiente glitter per i non fumatori al Montreux Jazz

12.07.18 - 19:42
Lo stand della Lucky Strike si rifiuta di truccare i frequentatori del festival che non fumano. E arrivano le critiche
Niente glitter per i non fumatori al Montreux Jazz
Lo stand della Lucky Strike si rifiuta di truccare i frequentatori del festival che non fumano. E arrivano le critiche

MONTREUX - «Non potremo brillare, ma almeno non avremo il cancro». Una frequentatrice del Montreux Jazz Festival è tornata a mani vuote dalla sua visita allo stand della Lucky Strike, sabato scorso. Qui - spiega 20 Minutes - , chi si presenza può ricevere gratuitamente una seduta di makeup.

Dopo mezz'ora di attesa, lei e le sue amiche hanno dovuto affrontare il rifiuto del personale dello stand. «Siete non-fumatori? Ci spiace ma non possiamo, altrimenti verremmo accusati di incitare al fumo».

I frequentatori del festival che vengono truccati ricevono anche dei prodotti gratuiti. «Quanto offerto dallo stand dovrebbe essere limitato a fumatori adulti la cui età è stata verificata in anticipo, come richiesto dalla legge», spiega Florian Rochat, Responsabile Relazioni Esterne della British American Tobacco (BAT), proprietaria della Lucky Strike. «I non fumatori e i minori non sono il pubblico target della nostra campagna», continua.

Una posizione che gli avventori del festival giudicano ipocrita: «Loro non vogliono essere accusati di fare promozione visto che usano del trucchi», sottolinea Pascal Diethelm, presidente dell'associazione Oxyromandie, che si batte per l'interdizione delle sigarette nei festival. «Fa parte della loro strategia di marketing. Vogliono che il non fumatore si senta escluso, e la sigaretta diventa la chiave per la festa», aggiunge.

Che dire quindi dei due stand che offrono paillettes e pacchetti a prezzo scontato? La legge vodese, più restrittiva rispetto ad altri cantoni, proibisce la pubblicità per il tabacco nei luoghi pubblici. Ma per BAT, questi stand sono simili ai punti vendita. «È come un chiosco. La presenza di Lucky Strike al MJF è permessa dalla legge», afferma Florian Rochat. Di diverso avviso è Pascal Diethelm: «Questi punti vendita effimeri sono solo per motivi promozionali. E violano la legge».

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