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LUCERNAFa shopping con i dati rubati nel darknet: condannato

11.07.18 - 07:51
Un 24enne lucernese acquistava prodotti high tech e vestiti per 1'000-3'000 franchi alla volta. Ora si dice pentito
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Fa shopping con i dati rubati nel darknet: condannato
Un 24enne lucernese acquistava prodotti high tech e vestiti per 1'000-3'000 franchi alla volta. Ora si dice pentito

LUCERNA - Tutto era iniziato come per C.S.*, che nella bucalettere si era ritrovata una fattura da 1'900 franchi per del rum Havana Club che non aveva mai acquistato. Tantomeno per quella cifra.

Lei come tante altre persone era caduta vittima di B.M.*, un 24enne ora a processo che, secondo il decreto d’accusa, tra febbraio e ottobre 2017 ha ottenuto gli accessi di numerosi account di posta elettronica e conti bancari nel darknet.

Con i dati rubati il 24enne ha acquistato numerosi articoli: oltre al rum, principalmente dispositivi elettronici di Apple, come un MacBook Pro e un iPhone 7 Plus, e del vestiario da Zalando. Tutti ordini di un valore compreso tra i 1000 e i 3000 franchi.

B.M. si faceva recapitare la merce agli sportelli My-Post-24. A volte andava a ritirarla personalmente, altre invece affidava tale compito a un complice. Dopodiché, rivendeva gli articoli acquistati fraudolentemente ottenendo così il proprio profitto.

A seguito delle segnalazioni delle persone truffate, la polizia è giunta sulle tracce di B.M. e lo ha fermato. Dopo due mesi passati in carcere, ora il 24enne - colpevole di molteplici abusi del sistema informatico e di falsificazione di documenti - è stato condannato dal Tribunale di Lucerna a una pena pecuniaria sospesa e dovrà pagare un’ammenda di  1350 franchi. Dovrà inoltre farsi carico di spese di giustizia per quasi 10500.

«È stato un comportamento stupido», ammette parlando con 20 minuten. «Spero che la mia storia possa servire ad altri malintenzionati perché si tengano alla larga da queste cose».

Ma come è riuscito questo 24enne a procurarsi gli indirizzi email e i rispettivi numeri di carte di credito? «Darknet è un “luogo” di scambio di informazioni», spiega Lulzana Musliu, portavoce dell’Ufficio Federale di Polizia. «Ma è possibile ottenere tali dati anche tramite pubblicità e negozi online fasulli», aggiunge.

(*) nomi noti alla redazione

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COMMENTI
 

siska 5 anni fa su tio
Io a questo B.M. all'occasione lo darei in mano ad un gorilla (animale) dicendo facci pure la festa........
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