Un avvocato si è appellato al Tribunale federale per cancellare la decisione: «È una grave violazione»
BASILEA - Una «grave violazione dei diritti fondamentali dell’individuo». È con queste parole che l’avvocato basilese Stefan Suter ha commentato la decisione - a partire da questa estate - di vietare a tutte le persone che lavorano nei tribunali del cantone di indossare qualunque simbolo religioso.
«La Costituzione garantisce a chiunque la libertà di religione», ha sottolineato Suter, intenzionato - come riferisce la Basler Zeitung - a portare la questione fino di fronte al Tribunale federale. Un divieto inammissibile anche nella sua forma - spiega l’avvocato - in quanto emesso dal Consiglio giudiziario di Basilea Città e non dal legislativo cantonale.
Barbe e foulard sono simboli religiosi? - La misura non avrebbe particolare utilità pubblica, prosegue Suter, spiegando che in 30 anni di esperienza professionale non ha mai riscontrato problematiche legate a simboli e usanze religiose.
Il nuovo regolamento non spiega inoltre quali siano i criteri per determinare se un oggetto rientra o meno nella categoria. È il caso dei foulard, che possono essere indossati sia per motivazioni di fede che per questioni legate alla salute (ad esempio a seguito di una chemioterapia), così come delle barbe.
Nessun effetto sospensivo - Il Tribunale federale ha confermato di aver ricevuto il ricorso, al quale non è stato però concesso l'effetto sospensivo. Per il momento quindi, gli "impiegati" dei vari tribunali cantonali dovranno sottostare al divieto.