Dal 2010 sono stati registrati 7'056 feriti e morti in incidenti di bus, tram e treni, con una media superiore a due vittime al giorno
BERNA - I trasporti pubblici svizzeri diventano sempre più pericolosi per i passeggeri. Lo rilevano i domenicali Le Matin Dimanche e SonntagsZeitung, basandosi su una valutazione dell'Ufficio federale dei trasporti (UFT).
Dal 2010 al mese di giugno di quest'anno, sono stati registrati 7056 feriti e morti in incidenti di bus, tram e treni, vale a dire una media superiore a due vittime al giorno.
Circa due terzi dei sinistri (4518) si sono verificati all'interno degli autobus, in particolare durante brusche frenate o accelerazioni improvvise. In questi casi, le persone anziane sono particolarmente vulnerabili.
Stando al presidente dell'Unione dei trasporti pubblici, Norbert Schmassmann, citato dai domenicali, gli autisti conducono spesso troppo velocemente e in modo troppo brutale. L'aumento degli incidenti durante le frenate è inoltre dovuto all'incremento del traffico stradale. Schmassmann invita le città a realizzare più "corsie preferenziali per i bus".