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SVIZZERADissimulazione del volto: «No al divieto generale, sì a misure mirate»

27.06.18 - 12:59
Il Consiglio federale boccia l'iniziativa popolare e propone un controprogetto indiretto: anche il carcere per chi obbliga una donna a indossare il niqab
Keystone
Dissimulazione del volto: «No al divieto generale, sì a misure mirate»
Il Consiglio federale boccia l'iniziativa popolare e propone un controprogetto indiretto: anche il carcere per chi obbliga una donna a indossare il niqab

BERNA - No all'iniziativa popolare "Sì al divieto di dissimulare il proprio viso", poiché i Cantoni devono continuare a poter decidere autonomamente. Questo è quanto sostiene il Consiglio federale, che contrappone al testo un controprogetto indiretto con misure mirate, che intendono eliminare «possibili tensioni». Le pertinenti proposte sono state poste in consultazione.

L'iniziativa, depositata il 15 settembre 2017 con 105'553 firme valide, chiede che in tutto il territorio svizzero nessuno possa più dissimulare il proprio viso negli spazi pubblici e nei luoghi accessibili al pubblico. Le eccezioni sono possibili esclusivamente per motivi inerenti alla salute, alla sicurezza, alle condizioni climatiche e alle usanze locali e vanno concretizzate a livello di legge, ricorda l'esecutivo in una nota odierna.

Il governo non è d'accordo con i promotori del testo, poiché «in Svizzera il disciplinamento dello spazio pubblico compete tradizionalmente ai Cantoni, che anche in futuro devono poter decidere autonomamente» se prevedere un tale divieto. Il Canton Ticino, per esempio, ha introdotto un simile divieto nel 2013, altri Cantoni, come Zurigo e Soletta, lo hanno invece respinto. L'iniziativa non consentirebbe più l'adozione di soluzioni cantonali differenziate, deplora il Consiglio federale nella nota.

Maggiore chiarezza - Con il controprogetto indiretto, il governo propone pertanto di introdurre a livello di legge misure mirate nei settori in cui ha la competenza legislativa. L'esecutivo ritiene ad esempio «inaccettabile che donne siano costrette a dissimulare il viso» e intende dichiarare esplicitamente punibile una simile coercizione, con una pena detentiva sino a tre anni o con una pena pecuniaria. La menzione esplicita nel Codice penale - con una disposizione all'articolo 181 relativo alla coazione - chiarisce che un simile comportamento non viene tollerato.

Il Consiglio federale stabilisce inoltre «chiaramente» le condizioni alle quali, nell'ambito dei contatti con le autorità, occorre scoprire il viso e le sanzioni che il rifiuto comporta. In tal modo si vogliono eliminare possibili tensioni. Le disposizioni svolgono pure un effetto preventivo e consentono di stabilire una prassi uniforme, spiega il governo.

Concretamente, la legge esige che i privati mostrino il volto quando ciò è necessario ai fini dell'identificazione. La legge disciplina in parte già oggi simili situazioni, segnatamente nei settori della sicurezza, della migrazione e delle assicurazioni sociali. Manca tuttavia in parte un disciplinamento specifico. La nuova legge vuole creare la necessaria chiarezza, ad esempio nel settore del trasporto di persone. Chi non dà seguito a una ripetuta ingiunzione a mostrare il viso sarà punito.

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COMMENTI
 

siska 5 anni fa su tio
Si, si intanto io ne vedo ancora qualcuna chiusa ed imbottita...ma se dovessi uscire di casa con il casco e andare al negozio senza togliermelo ......sicuramente qualcuno chiamerebbe chi di dovere e la multa dovrei pagarla fino all'ultimo centesimo. Ecco sono queste le "cose" che danno molto fastidio ai cittadini/e....e la politica che cavalca l'economia ed il turismo e viceversa galoppano senza sobbalzare....

Esse 5 anni fa su tio
Risposta a siska
...bhe dai, ci sono posti dove per un gesto simile il negoziante ti spara prima che arrivi alla cassa

VISIO 5 anni fa su tio
Governo maldestro

Danny50 5 anni fa su tio
Sti schifosi oramai imperversano ad andare contro la volontà del popolo. Le misure mirate come al solito significano aggirare le decisioni popolari con delle misure di presa per i fondelli. Vedi legge applicazione 9/02 che é un insulto all’intelligenza di tutti i votanti, anche quelli che si opponevano ad una limitazione dell’invasione, oramai già fatta che ha reso questa nazione una no man land.

Greta_953 5 anni fa su tio
Risposta a Danny50
La chiamavano democrazia...

mgmb 5 anni fa su tio
Perché siamo andati a votare? perché quello che il popolo ha voluto non viene applicato? perché dobbiamo avere in giro il carnevale tutto l'anno? perché chi viene in europa non rispetta le nostre leggi e noi invece quando andiamo da loro ce lo facciamo mettere in cuxx?

seo56 5 anni fa su tio
No comment!!

volabas 5 anni fa su tio
consiglio federale ancora una volta a 90...ma vuoi vedere che gli piace

Greta_953 5 anni fa su tio
Tanto bla bla bla per sta dissimulazione del cavolo e poi se ne vengono fuori con queste uscite???? Ma seriamente?! Non vorrei insultare nessuno quindi meglio che mi fermo.

tip75 5 anni fa su tio
era meglio io comunismo di questa finta democrazia filoeuropea che lecca i calzini a tutti

Evry 5 anni fa su tio
I governatori.... sparlamentari devono applicare le decidioni del sovrano

jena 5 anni fa su tio
i + e i - qua sopra rappresentano il volere popolare... meditate gente... meditate!!!

SosPettOso 5 anni fa su tio
Zero dissimulazione, zero problemi. Apparentemente quando riguarda loro ("...nell'ambito dei contatti con le autorità...") "comprendono", per gli altri chissene... Da una parte dicono di voler lasciare l'autonomia ai cantoni, ma poi parlano di stabilire una prassi uniforme. Più che un controprogetto, l'è un menavia abbastanza fosco...

Fafner 5 anni fa su tio
La solita soluzione tipicamente svizzera per evitare di dare troppo fastidio. Quale donna denuncerà una coercizione, con i rischi che riterrà di correre quando il coercitore, ammesso che andrà mai in galera, uscirà? Si sa come tendono a regolare i conti in sospeso, specie con il gentil sesso...

WGWG 5 anni fa su tio
Misure mirate ! La classica pagliacciata, complimenti
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