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SVIZZERAResta alto l'eccesso di mortalità tra i giovani

20.06.18 - 12:50
Fra i 15 e i 35 anni di vita il fatto di essere in disoccupazione raddoppia il rischio di morte. L'abbandono della scuola lo fa aumentare del 60%
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Resta alto l'eccesso di mortalità tra i giovani
Fra i 15 e i 35 anni di vita il fatto di essere in disoccupazione raddoppia il rischio di morte. L'abbandono della scuola lo fa aumentare del 60%

GINEVRA - Ogni anno in Svizzera, su 1000 giovani adulti (15-39 anni), solo una donna e due uomini perdono la vita. Questa costante positiva in cifre assolute maschera un eccesso di mortalità legato a suicidi e incidenti stradali, ma anche una forte ineguaglianza.

Da quando le statistiche nazionali esistono, la speranza di vita in Svizzera ha conosciuto un'esplosione, passando da circa 40 anni nel 1876 a quasi 85 anni oggi, indica in un comunicato il Polo di ricerca nazionale LIVES.

Nonostante questo, nei giovani adulti persiste questo eccesso di mortalità, tenuto conto del buono stato di salute globale. Questo fatto non è mai stato veramente spiegato e sovente ci si è limitati a ridurre tutto ai comportamenti a rischio tipici dei giovani. La squadra di Adrien Remund, dell'Istituto di demografica e socioeconomia dell'Università di Ginevra, ci ha però voluto vedere più chiaro.

In particolare, le cause di morte non sembrano così scontate come potrebbero inizialmente sembrare. Ad esempio, fino alla metà del XX secolo il fenomeno era dovuto alla tubercolosi, sostituita nel dopoguerra dagli incidenti stradali e, dopo gli anni '70, dai suicidi. Queste ultime due cause risultano però in calo negli ultimi anni, sottolineano gli autori dello studio.

Nelle discussioni politiche sul tema le diseguaglianze sociali sono raramente state un punto centrale. Le forti ineguaglianze persistono.

Secondo lo studio, in Svizzera fra i 15 e i 35 anni di vita il fatto di essere in disoccupazione raddoppia il rischio di morte. L'abbandono della scuola lo fa aumentare del 60% e il crescere in un ambiente monoparentale del 50%, così come l'origine extra-europea.

Al contrario, un giovane con una formazione solida è due volte meno a rischio di decesso. Tutti questi fattori sono inoltre cumulabili.

Analizzando tutti questi dati, i ricercatori sono giunti alla conclusione che due terzi dei giovani adulti in Svizzera non sono coinvolti dall'eccesso di mortalità. La sola vulnerabilità dei giovani svantaggiati è quindi sufficiente a spiegare il dato.

Nelle politiche di prevenzione, oltre ad affrontare temi come la sicurezza stradale, bisogna quindi intervenire nel problema delle diseguaglianze sociali, andando incontro ai giovani più fragili.

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