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GINEVRA«Tre consiglieri federali dal Papa, ma nessuno dal Dalai Lama»

20.06.18 - 11:40
La società per i popoli minacciati si rammarica sulla scelta del Governo. «La massima autorità spirituale del buddismo tibetano non è mai stato accolto ufficialmente. Basta aver paura della Cina»
Keystone
«Tre consiglieri federali dal Papa, ma nessuno dal Dalai Lama»
La società per i popoli minacciati si rammarica sulla scelta del Governo. «La massima autorità spirituale del buddismo tibetano non è mai stato accolto ufficialmente. Basta aver paura della Cina»

GINEVRA - Tre consiglieri federali accoglieranno papa Francesco domani in occasione della sua visita a Ginevra, ma non sarà lo stesso per il Dalai Lama che verrà in Svizzera a settembre, si rammarica la Società per i popoli minacciati (SPM). La massima autorità spirituale del buddismo tibetano non è mai stata accolta ufficialmente in Svizzera.

«Il Consiglio federale non può continuare a evitare di riceverlo ufficialmente per timore di eventuali interventi politici da parte della Cina», afferma Angela Matti, responsabile per le campagne a favore delle minoranze e contro la discriminazione per la SPM, citata in un comunicato odierno. «Tanto più che il Dalai Lama è regolarmente ricevuto ufficialmente dai capi di Stato di altri Paesi come la Germania e gli Stati Uniti», aggiunge.

La SPM, in collaborazione con organizzazioni tibetane chiede quindi al Consiglio federale di prendere posizione. La Svizzera accoglie la più numerosa comunità tibetana d'Europa e il Dalai Lama è «il capo religioso di numerosi buddisti in Svizzera», sottolinea la SPM a sostegno della sua rivendicazione.

Una petizione, lanciata in marzo per chiedere che il Dalai Lama sia ricevuto ufficialmente e che i diritti fondamentali dei tibetani in Svizzera siano protetti, dovrebbe essere consegnata dalla SPM al Consiglio federale in autunno.

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COMMENTI
 

Mattiatr 5 anni fa su tio
Non vedo cosa dovrebbe esserci di così offensivo. Nel 2018 non puoi nemmeno uscire di casa senza offendere qualcuno.

Lonely Cat 5 anni fa su tio
È perché il Dalai Lama non è abbastanza social-comunista e radical-chic!

centauro 5 anni fa su tio
Risposta a Lonely Cat
Il suo Paese è stato invaso negli anni '50 proprio dai comunisti cinesi e lui ha dovuto andarsene in esilio.......ma che ca22o stai scrivendo????

Lonely Cat 5 anni fa su tio
Risposta a centauro
Eh? Ma che ca22o hai capito? :)

centauro 5 anni fa su tio
Risposta a centauro
Ho interpretato alla lettera ciò che hai scritto!

Lonely Cat 5 anni fa su tio
Risposta a centauro
Il Dalai Lama non è mai stato accolto ufficialmente dai nostri consiglieri federali perché egli non è abbastanza social-comunista per loro. Così è più chiaro?

centauro 5 anni fa su tio
Risposta a Lonely Cat
Ah ok......a volte certe frasi scritte non danno lo stesso senso di quelle parlate....

Lonely Cat 5 anni fa su tio
Risposta a centauro
Vero. In futuro cercherò di essere più verboso ;)

pulp 5 anni fa su tio
Beh il papa rappresenta comunque i cristiani che per quanto ne so, sono ancora la religione maggioritaria in Svizzera. Poi che si sia evitato di entrare in rotta di collisione con la Cina, non ricevendo ufficialmente il Dalai Lama è sicuramente una scelta discutibile... però discutiamo anche del perché eventualmente si sarebbe dovuto privilegiare un approccio "moralistico" per poi avere grossi o presunti grossi problemi economici.

centauro 5 anni fa su tio
Risposta a pulp
Proprio vero che "pecunia non olet", considerando che il Dalai Lama non è la massima autorità di una religione ma di una filosofia di vita quale è il buddismo........già dimenticati i migliaia di morti Tibetani durante la "tranquilla" invasione dei cinesi. Lode al commercio e ai profitti!!!!

Mattiatr 5 anni fa su tio
Risposta a pulp
Non è secondo me un discorso di maggioranza religiosa ma di storia. La Svizzera è sempre stata cristiana fin dal patto eterno. Certo il papa rappresenta la chiesa cattolica e nella Svizzera si è pure protestanti ma bene o male la religione è quella. Quindi immagino che è per questo che gli si ha dato più importanza, proprio per un legame storico maggiore. A testimonianza di ciò possiamo vedere le prime cose che i migranti di ritorno dall'America hanno costruito.

pulp 5 anni fa su tio
Risposta a centauro
Mi risulta che negli incontri ufficiali il nostro governo abbia sempre speso delle parole in nome del rispetto dei popoli e la ferma condanna delle violazioni dei diritti umani, quindi non è che incontrando il Dalai Lama si sarebbe risolto qualche cosa. Secondariamente la "piccola" Svizzera non è sicuramente in grado di fare nessuna pressione particolare sul colosso Cina e quindi tanto vale fare le proprie rimostranze direttamente ai politici cinesi (ed è stato fatto) mantenendo la nostra razionalità e pacatezza ed evitando scontri che alla fine non porterebbero a nulla di buono per nessuno. ps. in Myanmar mi sembra che i "filosofi" abbiano qualche problemuccio con i mussulmani e non è che si siano comportati tanto bene.... e questo solo per dire che ogni mondo è paese e ben fanno le nostre autorità a mantenere il distacco su questioni di questo tipo.

GI 5 anni fa su tio
se facciamo "come gli altri" non va bene, se non lo facciamo non va comunque bene.....certo siamo un mondo veramente difficile....

sedelin 5 anni fa su tio
si può ancora firmare la petizione? come e dove? grazie per l'eventuale risposta :-)
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