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ZURIGOUn tuo amico ha propositi suicidi? Aiutalo

18.06.18 - 10:31
Attraverso cinque storie raccontate da ragazzi, parte la campagna per la prevenzione dei suicidi
Un tuo amico ha propositi suicidi? Aiutalo
Attraverso cinque storie raccontate da ragazzi, parte la campagna per la prevenzione dei suicidi

ZURIGO - «Una sera un amico mi ha chiamato dicendomi che così non poteva più andare avanti e che voleva farla finita». Inizia così la storia del diciottenne Ilyas, uno dei cinque ragazzi che hanno partecipato alla realizzazione della nuova campagna per la prevenzione dei suicidi. Parlarne, ascoltare e chiedere aiuto: è questo l’essenziale quando qualcuno ha propositi suicidi. Ed è anche il messaggio che lanciano ai propri coetanei questi cinque giovani, dopo aver provato sulla propria pelle che cosa significa avere un amico o un’amica in profonda crisi e con pensieri suicidi. Loro ce l’hanno fatta, li hanno aiutati. Non a caso sono spesso i coetanei i primi a rendersi conto che un adolescente o un giovane sta pensando di togliersi la vita.

Un sostegno importante - Gli esperti sono concordi nell’affermare che gli amici rappresentano un sostegno potenzialmente importante in quanto possono chiedere all’altro dei suoi problemi, ascoltarlo, stargli vicino e chiedere aiuto.

Chiedere aiuto - Suicidio significa crisi, morte: gestire queste situazioni è estremamente impegnativo e pesante ed è fondamentale che i giovani confrontati con una persona con simili propositi cerchino aiuto sia per l’altro che per se stessi. Tacere non è mai una soluzione, anche se l’amico chiede che il problema rimanga segreto.

È possibile chiedere aiuto ad adulti di fiducia, appartenenti ad esempio alla propria cerchia privata o all’ambito scolastico o formativo, oppure rivolgersi a uno sportello di consulenza per i giovani o al medico di famiglia. Anche la Consulenza + aiuto 147 di Pro Juventute fornisce un’assistenza gratuita, confidenziale e attiva 24 ore su 24 a cura di consulenti professionisti.

Caso diffuso tra i giovani - I pensieri suicidi sono frequenti tra i giovani. Questo trova conferma anche nei dati di Consulenza + aiuto 147, cui lo scorso anno si sono rivolti tra i due e i tre adolescenti al giorno sul tema del suicidio.

Anche il numero di tentativi di suicidio è elevato. Negli adolescenti e nei giovani essi sono causati soprattutto da situazioni di stress acuto come delusioni amorose, problemi a scuola, nella formazione o sul lavoro. Tra i giovani il numero di coloro che poi passa all’atto è inferiore rispetto agli adulti.

Uno su dieci - Si stima che circa una persona su dieci faccia un tentativo di suicidio almeno una volta nella vita, con tassi 3-4 volte maggiori tra le ragazze e le donne. Tra il 2009 e il 2015 in Svizzera i decessi per suicidio annuali tra i giovani di età inferiore ai 29 anni sono stati in media 131, con vittime molto più spesso di sesso maschile.

Una collaborazione efficace - Dietro alla campagna di prevenzione ci sono le FFS e la divisione dell’EBPI per la prevenzione e promozione della salute nel Cantone di Zurigo. Negli ultimi due anni i due partner hanno già lavorato insieme per la prevenzione dei suicidi tra gli adulti nell’ambito della campagna «Parlare può salvare» (www.parlare-puo-salvare.ch). Per la nuova campagna sono affiancate da Consulenza + aiuto 147 di Pro Juventute.

Per arrivare ai giovani la campagna sfrutta un’innovativa forma divulgativa basata su «Shazam», un’app molto diffusa tra i ragazzi per l’identificazione delle canzoni. I cartelli appesi in tutta la Svizzera con le foto dei cinque giovani volti della campagna possono essere fotografate con Shazam. A quel punto parte un breve video in cui i ragazzi raccontano in che modo hanno aiutato i loro amici in difficoltà.

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