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BERNAVicenda AutoPostale: «Felici che non siano previsti paracaduti d'oro»

11.06.18 - 16:59
Il sindacato transfair accoglie positivamente le dimissioni di Susanne Ruoff e della direzione
Vicenda AutoPostale: «Felici che non siano previsti paracaduti d'oro»
Il sindacato transfair accoglie positivamente le dimissioni di Susanne Ruoff e della direzione

BERNA - Il sindacato transfair accoglie positivamente le dimissioni della CEO Susanne Ruoff e della direzione dopo lo scandalo AutoPostale. «Oggi - sottolinea transfair in una nota -, il presidente del Consiglio d’amministrazione Urs Schwaller ha presentato i risultati dell’inchiesta relativa alla vicenda AutoPostale e ha reso noto che insieme a Susanne Ruoff si sono esonerate dal servizio, con effetto immediato, anche l’intera direzione di AutoPostale SA e la responsabile della revisione interna. Inoltre, è stato abolito il progetto IMPRESA introdotto il 1° gennaio 2016, che prevedeva una struttura societaria di tipo holding. Al suo posto si sta valutando una collaborazione con AutoPostale Francia».

Come Urs Schwaller, anche transfair si dice «estremamente turbato» del «sistematico occultamento di profitti e del conseguimento indebito di sussidi di tale portata». Per questo motivo, le decisioni prese sul personale vengono giudicate in linea con quanto richiesto da transfair e dal suo responsabile di categoria René Fürst. «Accolgo con soddisfazione che per i dirigenti esonerati non siano previsti paracaduti d’oro», ha sottolineato lo stesso Fürst.

«AutoPostale deve riacquistare credibilità» - Il Consiglio federale ha assegnato all’Ufficio federale di polizia l’incarico di aprire una procedura penale amministrativa sulla vicenda. Per transfair, ora, è importante che le indagini si concludano il più presto possibile, ma allo stesso tempo con la dovuta scrupolosità.

Il sindacato chiede quindi «una verifica della governance, un rafforzamento delle strutture di compliance normativa e cambiamenti organizzativi in seno ad AutoPostale». «In futuro - spiecifica - non dovranno più ripetersi violazioni di alcun genere e tantomeno del diritto ai sussidi. Solo in tal modo i clienti, i collaboratori, la popolazione, i Cantoni committenti e l’ente regolatore potranno riacquistare la fiducia in AutoPostale».

Per transfair, infine, i posti vacanti nella direzione di AutoPostale e nella direzione del gruppo dovranno essere rioccupati «il più presto possibile da dirigenti esperti e competenti». «Inoltre - conclude -, è importante che tra la Posta e il personale, il quale nonostante la vicenda ha continuato a lavorare con grande impegno per gli obiettivi di AutoPostale, si possa tornare alla calma e ad affrontare le sfide del futuro in modo socialmente responsabile».

«Grave danno d'immagine» - Davanti ai media è apparsa pure la titolare del DATEC - il Dipartimento dei trasporti e delle comunicazioni - Doris Leuthard, che ha sottolineato il grave danno di reputazione arrecato al servizio pubblico e definito imperdonabili le malversazioni. Incalzata dai giornalisti riguardo presunte responsabilità del PPD (partito a cui appartiene e ben rappresentato in seno alla Posta, in primis da Schwaller), la ministra ha risposto stizzita, rispedendo al mittente ogni accusa a questo proposito.

Leuthard ha messo in evidenza che nessuno si è arricchito e né Ruoff né Schwaller erano a conoscenza di quanto stava accadendo. Stando alle sue parole, il nuovo CEO non sarà Ulrich Hurni, subentrato a interim, in quanto troppo anziano. Sull'addio della Ruoff ha preso posizione anche Syndicom, ammettendo da un lato che la partenza allevia la pressione sulla Posta, ma facendo notare dall'altro il fatto che la manager non si porta via nessuno dei problemi dell'azienda.

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