In Ticino la zanzara tigre (Aedes albopictus) è stata segnalata a partire dal 2003, mentre i primi rilevamenti oltre le Alpi sono del 2013
BASILEA - Svizzera, Francia e Germania uniscono le forze per combattere la diffusione della zanzara tigre nella regione di Basilea, sotto l'egida dell'Istituto tropicale e di salute pubblica svizzero (Swiss TPH). L'insetto, originario dell'Asia del sud-est e possibile portatore della febbre Dengue o del virus Zika, è presente in quella zona dal 2015.
In Ticino la zanzara tigre (Aedes albopictus) è stata segnalata a partire dal 2003, mentre i primi rilevamenti oltre le Alpi sono del 2013. L'estate scorsa il dipartimento della sanità di Basilea Città ha ordinato il trattamento a tappeto con un larvicida biologico di una zona a ridosso della dogana autostradale con la Francia in cui sono state scoperte uova.
Il progetto congiunto, denominato TIGER, prevede l'impiego di diversi provvedimenti coordinati tra Svizzera, Francia e Germania per evitare la diffusione del pericoloso insetto, precisa oggi lo Swiss TPH in una nota.
La zanzara tigre asiatica è nativa delle zone tropicali e subtropicali del sud-est asiatico. I primi esemplari hanno raggiunto l'Albania nel 1979, e da allora si è diffusa progressivamente soprattutto grazie ai trasporti di pneumatici usati, al punto che il centro per il controllo delle malattie europeo (Ecdc) l'ha censita ormai in 15 paesi del continente.
Essa è in grado di trasmettere alcune gravi malattie, come la Dengue, il virus Zika o la febbre Chikungunya. In Svizzera, allo stato attuale delle conoscenze, non ci sono popolazioni infettate da questo virus e quindi nemmeno potenziali vettori della malattia.