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SVIZZERA14'580 ricoveri coatti nel 2016

05.06.18 - 17:04
Quasi il 20% dei pazienti trattati in psichiatria finiscono in clinica. I motivi più ricorrenti? Schizofrenia, disturbi affettivi e l'uso di sostanze
Keystone
14'580 ricoveri coatti nel 2016
Quasi il 20% dei pazienti trattati in psichiatria finiscono in clinica. I motivi più ricorrenti? Schizofrenia, disturbi affettivi e l'uso di sostanze

BERNA - Nel 2016 14'580 persone residenti in Svizzera sono state soggette a un ricovero coatto in clinica psichiatrica per assistenza che non poteva essere fornita altrimenti. Si tratta del 19,7% dei casi trattati in psichiatria, con un'incidenza di 1,7 ogni mille abitanti.

Il piazzamento obbligato presso una clinica o un servizio psichiatrico ha riguardato un po' più uomini (52%) che donne, scrive l'Osservatorio svizzero della salute (Obsan) nel suo ultimo bollettino, pubblicato oggi. Fra i maschi i ricoveri sono risultati più frequenti nella fascia di età dai 20 ai 39 anni (38,2%) e dai 40 ai 59 anni (32,3%); Tra le donne si registrano invece rispettivamente il 28,1 e il 34,9%.

Quasi due terzi delle diagnosi per una cura forzata concernono problemi legati a schizofrenia (27%), a disturbi affettivi (20%) e all'uso di sostanze psicoattive (17%), soprattutto alcol.

Il 28,4% di coloro che sono costretti al ricovero lascia la clinica dopo una settimana di cure, il 65,8% dopo quattro e il 78,6% dopo sei settimane. Per il 21,4% il ricovero dura sette o più settimane. La lunghezza del soggiorno non varia a seconda del sesso.

Nette differenze ci sono invece nel tasso regionale di assistenza psichiatrica coatta ogni mille abitanti. Nettamente sopra la media (1,7) figura Vaud (3,31), seguito da Zurigo (2,06), Ginevra (2,02), Soletta (2,00) e Ticino (1,85). Il Vallese (0,38) è invece un cantone dove quasi non si ricorre al ricovero coatto. Una pratica poco in uso anche in quelli di Neuchâtel (0,42), Glarona (0,46), Nidvaldo (0,63) e Grigioni (0,71).

Lo studio di Obsan sottolinea che le differenze cantonali non si possono spiegare in maniera convincente con la diversità di leggi, il tasso di urbanizzazione o il tasso di ricoveri per motivi psichiatrici. L'Osservatorio della salute considera piuttosto che le ragioni delle variazioni possano risiedere nella diversità delle strutture di presa a carico dei pazienti, nell'eterogeneità dei quadri istituzionali e più in generale nelle differenze culturali di approccio nei confronti delle persone colpite da malattie psichiatriche.

I più recenti dati sui tassi ogni mille abitanti di ricoveri coatti in Svizzera risultano più alti rispetto a quelli di studi condotti in passato a livello europeo, ma sono paragonabili ai risultati in Germania e Austria. Nell'ambito in questione - sottolinea l'Obsan - non esistono purtroppo indagini recenti che consentano raffronti internazionali.

Uno studio del 2004 ha preso in considerazione ricerche condotte tra il 1998 e il 2000 nell'allora Unione Europea (EU) a quindici Stati: l'assistenza psichiatrica forzata ogni mille abitanti variava dallo 0,06 in Portogallo al 2,18 in Finlandia, con Germania e Austria al secondo rango (1,75). Da un'altra indagine risultava un'incidenza dell'1,72 in Germania nel 2009 e dell'1,36 in Olanda nel 2013. Per entrambi i Paesi quasi l'11% dei ricoveri in psichiatria erano coatti.

In Svizzera anche la durata che può essere prescritta per la misura obbligatoria è più lunga. Negli altri Stati europei si limita inizialmente per lo più a uno o due giorni.

L'Obsan ricorda poi che il miglioramento della qualità dei dati raccolti in materia con un monitoraggio sistematico dal 2015/2016 consentirà in futuro di osservare tendenze a lungo termine e di esaminare più a fondo eventuali differenze cantonali.

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