Il Consigliere federale Ignazio Cassis ha espresso l'auspicio che il rapporto tra Svizzera e Israele possa rinforzarsi ulteriormente negli anni a venire
LUGANO - «Israele come idea, poi Israele come una realtà concretamente vissuta. Israele come riparo per la democrazia e infine Israele come culla dell'innovazione. Tutto ciò mi ha sempre affascinato».
È quanto ha detto, secondo la versione scritta del suo discorso, il consigliere federale Ignazio Cassis, in occasione dello Swiss Israel Day, in programma a Lugano. «La realizzazione di questo sogno, a lungo cullato dal popolo ebraico, è un successo che merita riconoscimento e che è motivo di gioia».
Rinnovando le congratulazioni che il Consiglio federale ha rivolto allo Stato di Israele nel giorno dell'indipendenza Cassis ha espresso l'auspicio che «le buone relazioni tra Svizzera e Israele si rafforzino ulteriormente nei prossimi anni».
La Svizzera sta partecipando attivamente a varie iniziative che vogliono unire diplomazia e scienza, ha affermato il capo del dipartimento degli affari esteri, sottolineando che «la scienza può aiutare a creare le premesse per la pace».
Quanto alla soluzione del conflitto mediorientale il consigliere federale, ospite d'onore della manifestazione, ha affermato che «abbiamo bisogno di pragmatismo e innovazione e non di ideologie e di dogmi. E soprattutto di coraggio e di lungimiranza». Quest'anno si festeggiano il 70esimo anniversario dello stato di Israele e i 69 anni di relazioni diplomatiche tra lo stato ebraico e la Svizzera.