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SVIZZERADentisti, due svizzeri su dieci vanno all’estero. Tutti i rischi

24.05.18 - 10:41
Ungheria, Croazia e Thailandia sono le località più gettonate. Ma in molti hanno dovuto continuare le cure in patria e una persona su tre non ripeterebbe l'esperienza
Keystone
Dentisti, due svizzeri su dieci vanno all’estero. Tutti i rischi
Ungheria, Croazia e Thailandia sono le località più gettonate. Ma in molti hanno dovuto continuare le cure in patria e una persona su tre non ripeterebbe l'esperienza

CURE DENTARIE ALL'ESTERO

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Questi sondaggi non hanno, ovviamente, un valore statistico. Si tratta di rilevazioni aperte a tutti, non basate su un campione elaborato scientificamente. Hanno quindi l'unico scopo di permettere ai lettori di esprimere la propria opinione sui temi di attualità.

BERNA - Il 22 per cento dei pazienti che vivono in Svizzera si sono già sottoposti almeno una volta a cure dentarie all'estero. Dal sondaggio condotto recentemente su scala nazionale dalla Società svizzera odontoiatri SSO emerge, però, che queste visite odontoiatriche non sono prive di rischi.

Il 22 per cento delle 1'111 persone interpellate nell'ambito del sondaggio della SSO si sono già rivolte almeno una volta a un dentista all'estero. Questi pazienti possono essere suddivisi in quattro categorie: turisti odontoiatrici, "frontalieri", migranti e urgenze odontoiatriche. I primi, ossia i turisti odontoiatrici, sono coloro che cercano di approfittare del presunto risparmio delle cure all'estero, e in questa categoria rientra circa la metà degli interpellati, che per sottoporsi alle cure si sono recati generalmente in Ungheria, Croazia e Thailandia. In questi paesi, infatti, numerosi operatori si sono specializzati nel turismo odontoiatrico. I "frontalieri", invece, sono soprattutto pazienti romandi e ticinesi, che vanno a farsi curare nei paesi limitrofi. Nel canton Ginevra, quasi una persona su due interpellata nell'ambito del sondaggio si è già sottoposta a cure dentarie in Francia.

Le cifre riguardanti i migranti e le urgenze odontoiatriche, invece, non rientrano nel turismo odontoiatrico in senso stretto. I migranti (30%) sono i pazienti che si sottopongono a cure dentarie nel loro paese di origine o in quello in cui hanno una seconda casa, mentre un quinto degli interpellati si è dovuto rivolgere a uno studio dentistico all'estero per un'urgenza. Le mete preferite dai turisti odontoiatrici sono la Germania (22%), la Francia (16%), l'Ungheria (9%), l'Italia (6%) e il Portogallo (6%).

Si sottovalutano i rischi - I presunti risparmi non dovrebbero far dimenticare i problemi e i rischi connessi con il turismo odontoiatrico. Per le cure all'estero manca la sicurezza giuridica. In caso di controversie con gli operatori esteri, i pazienti fanno molta fatica a far valere i loro diritti.

I rischi che i pazienti corrono aumentano con la portata dei trattamenti a cui si sottopongono. Gli interventi vengono infatti eseguiti in pochissimo tempo e non tengono sufficientemente conto del naturale processo di guarigione. Non sorprende, quindi, che un paziente su sette che vive in Svizzera e che si è rivolto almeno una volta a un dentista all'estero abbia contestato le prestazioni odontoiatriche ricevute. Le critiche riguardano soprattutto la cattiva qualità dei trattamenti, che hanno causato ulteriori cure in Svizzera, ma spesso anche un'igiene insufficiente e problemi di comprensione dovuti al fatto che non parlavano la lingua del luogo.

Sembrerebbe che parecchie persone abbiano avuto esperienze particolarmente negative, infatti una persona su tre che si è rivolta almeno una volta a un dentista all'estero non intende più ripetere l'esperienza.

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COMMENTI
 

Zico 5 anni fa su tio
si parla di dentisti svizzeri o di dentisti che lavorano ed hanni uno studio in Svizzera? il dentista di Ponte Tresa è differente dal dentista che opera a Lugano ma ha studiato in Italia? si fa in fretta a dire dentisti svizzeri: di svizzero ci sono le tariffe, queto è sicuro

GI 5 anni fa su tio
così almeno, quando improvvisamente ti dovessero far male.....prendi un volo e torni dal "tuo" dentista.....

seo56 5 anni fa su tio
Andare dal dentista o dall’igenista in Svizzera è ormai un lusso.. Inoltre è stato un dentista svizzero con studio in Svizzera a crearmi problemi!!!

bubi_67 5 anni fa su tio
un paio di esempi: pulizia igenista qui da noi 150-200.- CHF in una nazione europea € 35.-! Il dentista dice che deve togliere il dente del giudizio, chiede un preventivo perchè è una spesa importante per questa persona. Ottiene il preventivo (ca. 1000.-) prima di accettare preferisce fare una verifica all'estero. Risultato... il dente del giudizio non è da estrarre.... il dentista svizzero ha perso il cliente!

87 5 anni fa su tio
Risposta a bubi_67
Non c'è dentista svizzero che non ti dice di estrarre tutti i denti del giudizio. Il motivo secondo loro è che sarebbe meglio togliere il dente fintanto che non è ancora "saldato" all'osso, e quindi è più facile da estrarre, con minor periodo di guarigione. Ti mettono inoltre il timore che in futuro i tuoi denti del giudizio possono crearti difficoltà masticatorie o altre patologie. Secondo i dentisti elvetici quindi: all'estero ti dicono di non estrarre il dente oggi per poter guadagnare di più con l'estrazione di domani; noi siamo più saggi e il dente lo estraiamo oggi solo per prevenzione, in quanto costa meno oggi che domani. Inoltre lo sanno tutti che all'estero sono degli incompetenti e non sanno valutare un caso bene come noi.

gigipippa 5 anni fa su tio
In effetti all`estro hanno tutti i denti marci! Però al contrario, e facciamo di tutta l`erba un fascio, il personale medico che arriva dall`estero a lavorare in Svizzera è sempre ottimo.

ayrton61 5 anni fa su tio
scusate ma 1 su 3 del 22% di 1111 intervistati fanno un totale di 81 persone che hanno dichiarato che non rifarebbero l'esperienza. In una nazione di, arrotondando per difetto, 8milioni di abitanti, questo rappresenta un campione credibile ?

87 5 anni fa su tio
Risposta a ayrton61
81 su 1111 = 7.3% degli intervistati si rifiuta di ripetere l'esperienza. Meno di 1 su 10. Quindi su 10 persone intervistate, uno ha il dubbio se ripetere l'esperienza, ma gli altri 9 sono sicuri che rifarebbero l'esperienza.

87 5 anni fa su tio
Come succede all'estero, anche nella perfetta Svizzera non tutti lavorano in modo perfetto, bisogna sapersi orientare. Un medico di Giubiasco (correttamente iscritto all'ordine dei medici, niente omeopatia o simili) mi ha proposto un trattamento da seguire più volte al giorno per 6 mesi, che oggi definirei "a base di acqua del rubinetto", con controlli periodici. Dopo che il trattamento non ha funzionato, mi propose un intervento presso un collega a Mendrisio, con spostamento in auto con accompagnatore o in treno. Il medico mi disse che non aveva senso chiedere consulto ad altri colleghi del Bellinzonese, inaffidabili e/o con l'agenda piena per mesi. Per scrupolo ho chiamato comunque un medico a Bellinzona (anch'esso iscritto all'ordine dei medici), ho fatto l'intervento la settimana successiva. Morale dei costi? Il primo medico di Giubiasco, per il trattamento inutile, mi è costato 3 volte in più rispetto al secondo medico che ha proceduto con l'intervento.

87 5 anni fa su tio
Risposta a 87
Secondo me manca un servizio indipendente, che permetta di raccogliere le opinioni verso i medici in Svizzera e all'estero. Una sorta di "TripAdvisor" dei medici. Quante volte ci si chiede: devo andare da un dentista, ma qual'è quello veramente bravo? Qual'è l'oculista affidabile per utilizzare un laser verso i miei occhi?

87 5 anni fa su tio
Risposta a 87
Trovo curioso il fatto che tutti i paesi si vantano dei prodotti e i servizi locali, perchè i prodotti all'estero sono di scarso valore. Gli svizzeri bramano il "made in CH" o i prodotti nostrani, perchè i prodotti esteri non sono della stessa qualità. Ma allo stesso modo gli italiani preferiscono il "made in Italia" per gli stessi motivi che all'estero non fanno prodotti di qualità. È sbagliato anche orientarsi solo sul fattore economico di un prodotto e/o servizio: il prezzo non determina il valore qualitativo, ma ci si potrebbe avvicinare. P.es. se l'azienda Tizio SA produce infissi con materiale di scarto, con manodopera di basso costo in magazzini e macchinari fatiscenti situati in Svizzera, potrebbe definirsi un "made in CH", con un costo finale del 5% rispetto alla concorrenza _estera_, ma applicare i prezzi di mercato svizzeri proclamando il "made in CH" e l'alta qualità dovuta al prezzo gonfiato.

Bär 5 anni fa su tio
Basta risparmiare e i soldi ci sono anche per il dentista..

rexlex 5 anni fa su tio
Risposta a Bär
I soldi per sigarette, auto, vestiti firmati e naturalmente per l’ultimo cellulare non mancano mai!

Hardy 5 anni fa su tio
Un paio d'anni fa ne parlò Patti Chiari, analizzando il caso di una clinica croata in cui operano parecchi dentisti e in cui si recano comitive piuttosto nutrite. La clinica offre servizi a prezzi accessibili a noi ma di qualità effettivamente discutibile, ma così come cliniche di qualità mediocre vi posso garantire per esperienza che ci sono anche strutture di ottima qualità, la questione è semplicemente informarsi meglio o avere la fortuna di conoscere qualcuno che possa consigliare bene. La mia famiglia si reca ormai da anni in una clinica a Opatija, a pochi km da Fiume, con prezzi piuttosto abbordabili per gli standard svizzeri ma con un servizio e una qualità che abbiamo sempre ritenuto eccellenti, oltretutto parlano anche italiano, cosa non da sottovalutare.

rexlex 5 anni fa su tio
Risposta a Hardy
Se anche in svizzera venissero pagati stipendi 4 volte inferiori i prezzi per i servizi sarebbero più bassi. Ma chi andrebbe a lavorare per 500-700€ al mese?? Manco chi si reca all’estero per spese ed altro...
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