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VALLESELavoro nero nei cantieri, una app per segnalarlo

17.05.18 - 21:28
Il Gran Consiglio ha accolto una mozione urgente per la creazione delle basi legali per crearla
Ti-Press
Lavoro nero nei cantieri, una app per segnalarlo
Il Gran Consiglio ha accolto una mozione urgente per la creazione delle basi legali per crearla

SION -  Segnalare illegalità e lavoro nero sui cantieri edili tramite una applicazione per smartphone sarà presto possibile in Vallese. Il Gran Consiglio ha infatti accolto oggi una mozione urgente per la creazione delle basi legali.

Il parlamento vallesano ha accettato il testo proposto dal PPD con 93 voti contro 21 e 8 astensioni. Esso domanda al Consiglio di Stato di gettare le basi legali che "consentano l'impiego di qualsiasi supporto informatico, telefonico o altro da parte di terzi per localizzare situazioni che possono rivelarsi irregolari".

L'associazione paritetica vallesana del settore edile, che riunisce rappresentati padronali e sindacali, aveva lanciato lo scorso marzo una app per smartphone che permette di segnalare cantieri in cui si sospetta ci sia del lavoro nero.

Chiunque potrebbe, tramite tale app, scattare foto del cantiere giudicato irregolare e trasmetterla all'Associazione per il rafforzamento dei controlli sui cantieri edili (ARCC), che riunisce tutte le commissioni paritetiche dei mestieri della costruzione ed è operativa dal primo gennaio 2017.

In aprile, la Segreteria di stato dell'economia (SECO) a Berna ha però messo in dubbio la legittimità dell'app - come già in precedenza l'Incaricato federale delle protezione dei dati - e ha raccomandato di non utilizzarla in quanto "manca una base legale adeguata".

Al fine di "proseguire la lotta contro il lavoro illegale, salvaguardare gli impieghi e assicurare una concorrenza sana e legale", gli autori della mozione hanno esortato i colleghi deputati a sostenere con urgenza la loro proposta. Le lacune giuridiche non devono permettere a contravventori di sfuggire a sanzioni giustificate, hanno sostenuto.

Il governo vallesano ha invitato il parlamento a respingere la mozione e ha proposto di chiedere dapprima un parere giuridico. L'UDC si è detta dal canto suo preoccupata di disposizioni legali che "aprirebbero le porte a ogni abuso".

Serge Métrailler, presidente dell'ARCC, aveva rilevato in marzo che una applicazione simile è stata sviluppata in Ticino già nel 2015 dall'associazione padronale dell'edilizia senza suscitare problemi e senza causare una esplosione delle denunce. Nel canton Friburgo, sindacati e padronato starebbero a loro volta puntando su una app che coinvolgerebbe anche la polizia.

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